Little Children - di Todd Field (2007)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: sposati vai vai...
Suburbia di uno stato del nord degli USA. Famiglie tutto sommato agiate, esteriormente perfette. Ma come sono, nella realtà, dentro le mura delle splendide case, di notte, a letto? Sarah Pierce, madre di Lucy, è una moglie (di Richard) insoddisfatta, che avrebbe bisogno di sentirsi nuovamente desiderata per il suo corpo e per la sua mente, oltre che per la sua dolcezza. Quando scopre che Richard le preferisce il porno su internet, capisce che deve fare qualcosa. Ma cosa? Non lontano dalla casa dei Pierce abitano gli Adamson. Brad fa praticamente il casalingo, si prende cura di Aaron, e quando è al parco le mamme, mentre lo compiangono, lo desiderano. L'unica che ha il coraggio di attaccarci bottone, però, è Sarah, attirando su di sé immediatamente i sospiri di disapprovazione delle altre. La situazione di Brad non è semplice. La bellissima moglie Kathy, documentarista di un certo successo, vorrebbe che lui passasse l'esame e si mettesse a praticare come avvocato; Brad non ne ha nessuna voglia, o meglio, non gli interessa per niente. E' naturale che tra Brad e Sarah nasca qualcosa, qualcosa che travalica la logica. Ma nel vicinato non ci sono solo i tradimenti in agguato. C'è di più. Ronnie J. è un maniaco sessuale che esce dal carcere e torna a vivere con la madre May, donna anziana ma leonina, disposta a tutto pur di difendere il figlio malato. Ovviamente, nel vicinato tutti sanno di Ronnie J. (se conoscete le disposizioni di legge statunitensi saprete perché), e in particolare Larry Hedges, conoscente di Brad, ex poliziotto, è deciso a rendergli la vita molto difficile, fomentando il vicinato contro il maniaco.
Secondo lungometraggio per l'ormai ex attore Todd Field, dopo l'interessante In The Bedroom del 2001 e un episodio di Carnivàle, questo Little Children, basato sul libro Bravi bambini di Tom Perrotta, che scrive con Field a quattro mani la sceneggiatura, che ebbe diverse nomination agli Oscar del 2007, è stato ignobilmente ignorato dalla distribuzione italiana (so che esiste la versione italiana per la tv). Questo però non dovrebbe intimorirvi, come pure la sua durata (137 minuti): Little Children è proprio un bel film, drammatico, emozionale, con un tono cinico che permea l'intero lavoro, una storia che smaschera l'ipocrisia della società benestante, i suoi vizi, ricordando un po' i temi di Todd Solondz (suo omonimo) ma senza avere il suo tono sbeffeggiante, dissacrante e iconoclasta; una specie di versione seria di Solondz.
Field mi pare bravo come regista, riesce a costruire scene che si ricordano, usa bene la tecnica. Inoltre, così come per il film precedente, pure con questo mette insieme un cast che potrebbe dirigersi da solo, altro motivo per cercare e vedersi questo film: Kate Winslet (sempre bravissima) è Sarah, Jennifer Connelly è Kathy, Patrick Wilson è Brad, Jackie Earle Haley (spettacolare) è Ronnie J., Noah Emmerich è Larry, Phyllis Sommerville (Marlene in The Big C) è May, la madre di Ronnie J., anche lei con una prova superba. Nel cast anche Jane Adams (con Solondz in Happiness) nei panni di Sheila, e la piccola Sadie Goldstein, che abbiamo visto in Synecdoche, New York (lì era Olive a quattro anni, qui è Lucy).
Film "oscurato" ingiustamente.
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