Il buio si avvicina - di Kathryn Bigelow (1987)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: capostipite
Caleb Colton è un giovane cowboy del Midwest americano; vive col padre Loy e con la sorellina Sarah di una vita semplice. Una notte, conosce Mae, una biondina bella, affascinante e misteriosa. L'attrazione tra i due è immediata, tanto da passare la notte insieme, ma poco prima dell'alba Mae morde Caleb sul collo e fugge velocemente. Caleb si accorge che la luce del sole gli brucia la pelle. Mae, quindi, è una vampira, e ha dato inizio alla trasformazione di Caleb. Dopo un po', Mae torna insieme al gruppo di vampiri con i quali ha formato una sorta di famiglia: Jesse e Diamondback, che fungono da padre e madre, Severen, una specie di figlio maggiore attaccabrighe, e Homer, appena un bambino. Il gruppo rapisce Caleb, Severen vorrebbe ucciderlo, ma quando Mae rivela di averlo morso, Jesse costringe tutti a concedergli una settimana di prova, per vedere se Caleb riuscirà ad integrarsi. Ma il ragazzo non riesce ad uccidere per nutrirsi, anche se dà qualche prova di solidarietà; al tempo stesso, il padre e la sorella, insieme alla polizia, sono sulle sue tracce.
Secondo lungometraggio della regista premio Oscar per The Hurt Locker, che potrebbe anche essere considerato il primo-bis, visto che il suo debutto The Loveless era co-diretto con Monty Montgomery, Near Dark è divenuto un cult, visto che ha avviato, assieme a The Lost Boys di Joel Schumacher, uscito tre mesi prima negli USA, il filone vampiresco "serio" (e romantico) dell'era moderna. Near Dark è una curiosa, grezza, ma riuscita, intrigante e affascinante combinazione di western, horror e azione, che lascia ampiamente intravedere le potenzialità della ex signora (James) Cameron (che qui appare in un cameo). Acerbo, non esente da difetti, ma con quell'atmosfera irriverente e sfacciata che determina un cult movie, il film vede nel cast il grande Lance Henriksen (Jesse) e un (all'epoca) giovane Bill Paxton (Severen), qui entrambi in grande spolvero.
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