No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20170126

Vorrei conoscere a Berlusconi

Belluscone - Una storia siciliana - di Franco Maresco (2014)
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)


Silvio Berlusconi. Un personaggio che ha influenzato almeno 20 anni di storia italiana, ma forse qualcosa di più. Berlusconi, milanese al cento per cento, è stato, e chissà, forse è ancora adesso è, molto amato, e votato, in Sicilia. Sicilia, terra di mafia. Si sa, il collegamento è sin troppo facile. C'è del vero, oppure no? Questa, in sintesi, l'indagine, tra il serio e il faceto, che voleva condurre Franco Maresco, regista e sceneggiatore siciliano noto alla critica e a molti amanti/spettatori di cinema e televisione soprattutto per i suoi dissacranti, iconoclasti, satirici e quasi offensivi lavori insieme al conterraneo Daniele Ciprì. Eppure, dopo mesi di interviste, inchieste, ricerche, Maresco abbandona e scompare. Il collega e amico Tatti Sanguineti si dirige a Palermo per capire cosa è accaduto.


Superlativo Maresco, aiutato da uno straordinario Sanguineti, ricostruisce non senza enormi difficoltà (la gestazione della docu-fiction, poco fiction e molto, molto docu), il legame indissolubile di "Zu Silvio" (alla maniera del mafioso di Corrado Guzzanti) con la Sicilia, non solo quella mafiosa, legame che probabilmente non sarà mai chiarito del tutto, un po' come quello di Andreotti con la stessa organizzazione criminale, ma pure con quella popolare, con personaggi macchiettistici che, non ci si crederebbe, sono verissimi.
Sarebbe una lavoro spassoso, se non fosse che è tutto dannatamente vero... e su questo, c'è di che riflettere per secoli...


Superlative Maresco, helped by an extraordinary Sanguineti, reconstructs not without great difficulty (the gestation of docu-fiction, not so much fiction and way too docu), on the indissoluble bond of "Zu Silvio" (as the Corrado Guzzanti's mafioso character way) with Sicily, not only the mafia, bond that will probably never be cleared of all, a bit like the Andreotti's one, with the same criminal organization, but also with the popular one, with caricaturist characters, that shouldn't be, but that are very, very real.
It would be a hilarious work, except that it's damned real ... and on this, there is something to think about for centuries ...

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