No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20240318

Stazione 11

Station Eleven - Di Patrick Somerville - Miniserie in 10 episodi - HBO Max - 2021/2022

Nel dicembre 2020, il famoso attore Arthur Leander muore sul palco durante una produzione di Re Lear a Chicago. Il membro del pubblico Jeevan Chaudhary, che tenta di aiutare nonostante la sua inesperienza, accompagna a casa l'attrice bambina abbandonata Kirsten Raymonde. Lungo la strada, Jeevan riceve una telefonata dalla sorella dottoressa Siya che avverte che un virus mortale è arrivato dall'Asia all'America. Incapaci di contattare i genitori di Kirsten a casa sua, Jeevan e Kirsten sono costretti ad acquistare cibo per il valore di diversi carrelli della spesa e barricarsi nell'appartamento del fratello di Jeevan, Frank, uno scrittore. Dalle sue finestre guardano un aereo cadere dal cielo e schiantarsi. Ottanta giorni dopo, Jeevan e Kirsten lasciano l'appartamento in una terra desolata innevata piena di auto abbandonate, poiché l'umanità è stata decimata dalla pandemia di influenza. Vent'anni dopo, Kirsten adulta prova un'opera teatrale mentre legge una copia di una graphic novel chiamata Station Eleven che una volta era stata data ad Arthur Leander.

Tratta dall'omonimo libro della scrittrice canadese Emily St. John Mandel, Station Eleven ha il suo fascino a metà tra il surreale e il distopico (ma la distopia ha acquistato una profeticità terribile dal 2020), e si regge sulle ottime prove di un cast fatto quasi interamente da caratteristi o outsider, se si esclude la presenza come presenza ricorrente di Gael García Bernal nei panni di Arthur Leander. Nonostante le ottime critiche, trovo che la scrittura non abbia giovato al risultato, crogiolandosi un po' troppo su tempi dilatati, metafore teatrali e flashback, risultando, a me personalmente, pesante.

Based on the book of the same name by Canadian writer Emily St. John Mandel, Station Eleven has its charm halfway between the surreal and the dystopian (but dystopia has acquired a terrible prophetic nature since 2020), and is based on the excellent performances of a cast made almost entirely by character actors or outsiders, if we exclude the recurring presence of Gael García Bernal in the role of Arthur Leander. Despite the excellent criticism, I find that the writing did not benefit the result, basking a little too much in extended time frames, theatrical metaphors and flashbacks, resulting, for me personally, heavy.

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