Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Uno psichiatra, il dottor Hill, viene chiamato al pronto soccorso di un ospedale di Los Angeles, dove è tenuto in custodia un uomo molto agitato. L'uomo si identifica come medico e racconta, in flashback, gli eventi che hanno portato al suo arresto e al suo arrivo in ospedale. Nella vicina città di Santa Mira, il dottor Miles Bennell vede un certo numero di pazienti che apparentemente soffrono della sindrome di Capgras, la convinzione che i loro parenti siano stati sostituiti da impostori dall'aspetto identico. Di ritorno da un viaggio incontra la sua ex fidanzata, Becky Driscoll, da poco tornata in città dopo il divorzio. La cugina di Becky, Wilma, esprime la stessa paura nei confronti di suo zio Ira, con cui vive.
Tratto dall'omonimo romanzo di Jack Finney, del 1954, e realizzato con un budget risicato anche per quei tempi, il film di Siegel è probabilmente uno dei più grandi film di fantascienza mai concepiti, a discapito del finale fin troppo conciliante (quello del libro è comunque positivo, ma diverso) voluto dalla produzione. Grande atmosfera claustrofobica, ottima metafora della contrapposizione in blocchi, gustoso bianco e nero.
Based on Jack Finney's 1954 novel of the same name, and made on a tight budget even for those times, Siegel's film is probably one of the greatest science fiction films ever conceived, to the detriment of the all too conciliatory ending (that of the book is still positive, but different) wanted by the production. Great claustrophobic atmosphere, excellent metaphor of the juxtaposition in blocks, tasty black and white.
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