No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070715

cicli


Avrei voluto evitarlo. Forse. Ma è così, quando si hanno tanti amici, quando ci piace il calcio, quando finanche si soffre per una maglia è così, si fa "chiacchiera da bar" di continuo, e spesso si viene associati ad un calciatore cosiderato rappresentativo; questo dagli amici che non sono tuoi concittadini. E poi invece ci sono gli amici con i quali condividi lo stadio, le trasferte, le giornate a parlare della tua squadra, ovviamente con divagazioni lunghissime, e poi ci sono quelli con i quali stringi amicizie più intense, profonde, con i quali parli di te, di loro, della vita*.


Quindi, ad un certo punto devi esporti, dire la tua. Perchè ieri sui giornali di tutta Italia (e magari anche esteri), la notizia del passaggio di Cristiano Lucarelli dal Livorno allo Shakhtar Donetsk, era presente e sviscerata a più riprese. Altrettanto sentite le reazioni in città, scritte che fioccavano e fioccano in continuazione, gente incazzata, delusa, rancorosa, gente che ti ferma e ti dice la sua senza che tu gliel'abbia chiesta (come potrà testimoniarvi il mio co-blogger, mio ospite in questo fine settimana). E poi i siti internet, quelli pro e quelli contro, quelli che Lucarelli come Falcone in Italia davano fastidio, e invece quelli Lucarelli traditore e pisano e pensa solo ai soldi come tutti gli altri.


Follia collettiva? Non abbiamo altro a cui pensare? Qualche problema a livello personale o di comunicazione interpersonale? Cazzo ne so, mica sono Crepet!


Sarò breve, cercando di evitare la retorica.

E' vero, sembrava una favola. Cristiano, giudizio senza conoscenza personale, mi pare una persona fondamentalmente buona, istintiva, viscerale, a volte ingenua. Magari a volte sarà stato mal consigliato. La vicenda è stata gestita male, e spesso in questi 4 anni ha detto qualche parola di troppo, e troppo a caldo. Ha difeso troppo certe persone, si è poco interessato ad altre, quelle che si espongono meno ma ci tengono ugualmente. Ha fatto cose grandi, e ha fatto diversi sbagli. Se mettiamo accanto il gol ad Auxerre e l'aggressione a Pandev, ci accorgiamo che è umano e, come tutti, capace di grandi imprese e di grandi cazzate. Lo abbiamo apprezzato nei salotti calcistici televisivi, battuta pronta, riflessivo e perfino padrone del linguaggio pur con un'istruzione bassa (cosa da lui sempre precisata), simpatico e sorridente, mentre ci faceva addirittura innervosire quando si sfogava contro tutto e tutti. E poi ci teneva sulla corda continuamente, sfinendoci fino alla noia. Però ci ha dato visibilità, a tutti. Questo è vero, e una buona parte di quelli che ci hanno conosciuto ci hanno apprezzato anche per le sue scelte, per le sue prese di posizione. I gol dedicati ai cassintegrati. E chi lo fa? Di certo, non quelli che si fidanzano con le veline, magari coperture per inconfessabili omosessualità.


In campo, a volte indisponente, ma capace di cose che ti saresti sognato fino a qualche anno fa.

Adesso, Ucraina. Il Manifesto e l'ottimo Alberto Piccinini in uno sfiziosissimo trafiletto, si ricorda che Shakhtar Donetsk è addirittura il titolo di un pezzo di Joe Strummer (sapete chi è, vero?) & The Mescaleros, che parla di un immigrato macedone che arriva in Inghilterra nascosto in un camion con una sciarpa dello Shakhtar, appartenuta a suo nonno, immigrato dall'Ucraina in Jugoslavia. Ucraina e un sacco di soldi. Gente arrabbiatissima, il perchè è anche comprensibile.


Però. Ho apprezzato molto le sue dichiarazioni dopo la cessione. Misurate ma anche ambiziosissime. Si è ancora una volta sbilanciato tantissimo. I soldi mi servono per finanziare progetti importanti nella mia città, per dare lavoro alla mia gente. Cazzo: ma dove si è mai visto? Impressionante, anche nel marasma della contestazione e della rabbia (degli altri).


Quindi, che dire? Grazie, prima di tutto, per le cose che ci hai dato. Non dimenticheremo. Auguri, per la tua nuova avventura. Noi, come dice una scritta di quelle apparse nella notte, "con mille euro rimaniamo qui e ci guardiamo anche il mare". Però, siccome non dimentichiamo, ti aspettiamo. Tra qualche anno, vedremo che fine faranno i 12 milioni di euro. Se farai quello che hai detto, se ci riuscirai o almeno ci proverai, dovranno parlare di te non gli almanacchi del calcio, bensì i libri di storia. Almeno quelli delle elementari, quelli dove si fa la storia del territorio.


Sono ottimista. Ci credo. Ci voglio credere. Doppiamente auguri, capitano.

Noi, oltre al mare, ci teniamo Vikash Dhorasoo; ancora Piccinini sul Manifesto: "così intellettuale da aver presentato un suo film all'ultimo festival di Cannes. Felicemente post-ideologico. Gay-friendly". Sapremo meritarcelo? Lo spero. Chissà che, finalmente, venga messo in pratica un mio ammonimento di qualche anno fa, sempre allo stadio. Durante un amichevole con l'Inter, qualcuno sotto di me urlò ad un interista "o finocchio!". E io di risposta "è l'ora di finiLLa. Finocchio un è un'offesa!!". Ancora una volta, ci si presenta un'occasione di crescita culturale, allo stadio. Prendiamola al volo. Aspettando gli investimenti di ritorno.


Salutiamo con il montaggio dell'amico Emiliano (uno di quelli che fa parte della categoria * di cui sopra), usata anche sul sito ufficiale http://www.cristianolucarelli.com/ .


Wave Goodbye.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

pezzo saggio
nonostante la "proverbiale pigrizia" è qui che stavo cercando (un minuto prima che la pubblicassi) la tua opinione

drunkside ha detto...

a sto punto per rivederlo ci tocca sperare nella maLLia azzurra.
trovo ingiuste e ingenerose le critiche, anche se ero convinto rimanesse, stavate costruendo una bella squadra.

ma forse le spese del Gabibbo erano dovute proprio a questa cessione, e allora mi sembra che Spinelli abbia fatto bene a fare prima begli acquisti e poi a venderlo.

jumbolo ha detto...

grazie a voi due. come volevasi dimostrare, i primi due a commentare sono non livornesi. segno che il segno rimane.

Matteo ha detto...

Non mi passa minimamente per la testa di accusare nessuno, però mi dispiace che non ci siano squadre che si mobilitino per trattenere in Italia i talenti nostrani. Quando un buon giocatore italiano se ne va all'estero provo sempre un po' di sconforto.

drunkside ha detto...

forse perchè i livornesi erano tutti al mare ieri, dè :)