No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080705

maledetto cielo 2





Per chi vuol mettersi alla pari con i viaggiatori più smaliziati i mezzi a disposizione però sono tanti. Dal sito della stessa associazione di Bolzano - http://www.euroconsumatori.org/ - è possibile scaricare tutta l'informazione legislativa su cosa fare e cosa aspettarsi in caso di bagaglio smarrito o danneggiato, overbooking, cancellazioni e ritardi di voli (le cause di protesta più frequenti) più una serie di lettere di reclamo-tipo in italiano, tedesco e inglese da inviare alla compagnia aerea. Assistenza, informazioni e raccolta dati si trovano anche sul sito http://www.altroconsumo.it/ che aggiorna i viaggiatori anche sulle buone notizie. Perché la legge, per fortuna, fa grandi passi: "La normativa sui diritti del passeggero continua ad andare avanti", spiega Maurizio Amerelli, esperto del settore per Altroconsumo, "lo scorso luglio per esempio sono entrate in vigore le nuove norme a protezione dei disabili: nessuna compagnia può rifiutarsi d'imbarcarli su nessun volo comunitario. Le uniche deroghe riguardano i motivi di sicurezza o le caratteristiche dell'aeromobile e, in questi casi, è obbligatorio il rimborso o il volo alternativo. Da allora i disservizi, in questo campo, sono di fatto scomparsi".Avere idee chiare su come farsi rispettare non è una cattiva idea visto che il numero di reclami lievita di anno in anno e che i problemi aumentano proprio in corrispondenza delle vacanze: quelle estive soprattutto. Sfogliando il Rapporto sul trasporto aereo elaborato da Ecc-net, rete dei Centri europei di consumatori, si vede che dagli ultimi dati completi (riferiti al 2006) in Italia il 28 per cento delle violazioni segnalate riguarda l'annullamento dei voli, il 21 il ritardo, il 13 per cento il mancato imbarco (overbooking). Un altro 26 per cento di reclami presentato da consumatori italiani riguarda il trasporto dei bagagli. Per il 2007 non ci sono ancora dati ufficiali ma il Cec di Bolzano segnala un lievitare di segnalazioni: sarebbero quasi raddoppiate rispetto all'anno precedente. Fra i motivi di tale ascesa vi è senza dubbio il fallimento di una compagnia, Alpi Eagles, e la sospensione probabilmente definitiva di un'altra, ClubAir. Anche se poi nei forum una discreta percentuale di lamentele (voli cancellati in primis) riguarda la low cost My Air. Poi, certo, le conseguenze di un viaggio difficile possono essere legate anche a un contesto esterno: "Arrivare a Malpensa con l'ultimo volo e trovare un taxi per andare in città può essere ancora oggi un'impresa", dice Alessandro Miano, responsabile del Movimento consumatori. "Va meglio per i bagagli, visto che i drammatici problemi registrati nel passato sono ormai rientrati". Ma in fondo anche quel gioiellino che è il piccolo aeroporto di Bolzano, dove pare che tutto funzioni, ha il suo lieve difetto: non c'è un mezzo pubblico che porti da quelle parti.


IL PAESE DELLE TARIFFE RECORD

Provate a cercare su Internet un volo Milano-Brindisi, utilizzando uno dei siti che confrontano le offerte di compagnie aeree tradizionali e low cost. In un giorno qualsiasi abbiamo trovato offerte di andata e ritorno a partire da 240 e fino a 475 euro. Poi fate la stessa cosa cercando un Milano-Londra: potrete volare con 172 euro. Ma un Milano-Roma può costare 205 euro, e arrivare ad Alghero (con scalo) addirittura 413 euro. È il paradosso della situazione italiana, dove l'apertura del mercato è un miraggio: "Nelle linee internazionali, dove ci sono più gestori, ci sono tariffe molto più basse rispetto ai voli nazionali, anche se le tratte sono più lunghe. Il che dimostra che non è un problema di caro-carburanti", commenta il presidente di Adoc Carlo Pileri. Secondo Pileri il problema è l'oligopolio di Alitalia e AirOne, che per esempio monopolizzano la tratta Milano-Roma (la più remunerativa) e molte destinazioni minori. "Due anni fa, in base a una vecchia normativa europea, l'Enac impose alle compagnie che volevano volare in Sardegna condizioni tali da tagliare fuori tutte le compagnie low cost", spiega ancora Pileri, "che per esempio non potevano garantire il collegamento giornaliero in inverno. Ora la Ue ha bocciato l'Enac e riaperto il mercato". Ma è evidente che fino a quando su alcune tratte l'offerta non sarà allargata i consumatori italiani continueranno a pagare molto. Un primo, piccolo passo verso tariffe più accettabili avverrà da ottobre, con Ryanair che ha annunciato il potenziamento delle rotte interne e propone, per esempio, un Brindisi-Milano (Orio al Serio) a 10,99 euro.

Daniela Fabbri


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