No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20140202

ora e sempre, povera patria

Sento di stare per scrivere, oltre che un mucchio di ovvietà, una reiterazione del mio pensiero, che da diversi anni a questa parte ripete costantemente quello che sento: disillusione, a fronte di una vivacità intellettuale ancora forte, quasi indomabile.
Però, vi chiedo retoricamente, che devo fare? Mi e credo di poter affermare per una certa fetta di popolazione, ci, manca il senso di appartenenza, a questa nazione che ci delude ad ogni giro di sveglia.
Riflettevo sul fatto che la cittadina in cui sono nato e cresciuto, e dove ancora oggi abito con una soddisfacente tranquillità, è una specie di similitudine in piccolo di quello che è l'Italia di oggi: una costante di opportunità mancate, progetti sbagliati e/o falliti, un luogo svuotato di una qualsivoglia anima o di un cuore pulsante. Un immenso dormitorio, dove sopravvivono solo gli affetti amicali o familiari, non si sa come.
Non guardo più nessun tipo di televisione italiana, ma ascolto le notizie nazionali sul canale radiofonico che ormai mi soddisfa quanto basta, Radio 24. Poco fa, dopo innumerevoli giorni, ho aperto il sito di Repubblica e quello dell'ANSA. Messa da parte la situazione locale (allagamenti importanti, generati dalle intense piogge di questi giorni ma soprattutto da fiumi e fiumiciattoli normalmente insignificanti, quelle cose che ti fanno domandare che fine fanno i soldi che ogni anno versiamo, imperterriti a fare il nostro dovere di cittadini indefessi, ai cosiddetti consorzi di bonifica), unica notizia che ha fatto finire la Toscana su Al Jazeera almeno oggi, il risultato è, ancora una volta, una sensazione mista di tristezza e impotenza che ti porta alla solita vecchia solfa (sono stanco di questo Paese), solfa che, mi rendo conto, diventa ridicola detta da uno che da quasi 48 anni ha cambiato 3 abitazioni, tutte nel raggio di 100 metri.
Naturalmente, la notizia del sub spagnolo morto durante i lavori di rimozione della Costa Concordia colpiscono metaforicamente molto di più della morte di Stracquadanio. Della serie "come la scelleratezza di un irresponsabile, che tra l'altro persiste nell'addossare la colpa a qualsiasi cosa tranne se stesso, possa continuare ad uccidere nel tempo".
Però, è inutile girarci intorno, ed è inutile anche per uno come me che, e sapete quanto mi costi ammetterlo, non vota da diverso tempo. La gazzarra alla Camera di questi giorni è insopportabile, e ve lo dice uno che non ha visto nemmeno un'immagine. Io non so se i sostenitori di Grillo si sentano orgogliosi di questa situazione, di certo questa non è la situazione più imbarazzante capitata nella storia della politica italiana, e senza andare troppo indietro nel tempo basta pensare alla gestione della tassazione sulla casa da parte del governo in carica. 
Quello che mi chiedo, ogni giorno, ogni momento e sempre di più, è se personalmente, io come migliaia di altre brave persone che conosco, abbiamo fatto qualcosa di male per meritarci di essere governati da imbecilli come questi. Questi come quelli che li hanno preceduti.
Sul serio: che colpa abbiamo noi? Non ricordo a chi l'ho sentito dire una di queste sere, ma non siamo noi che ce ne dobbiamo andare: siete voi. Siete voi, indegni personaggi, di qualsiasi parte politica (non ne esistono più, di parti politiche, sospetto), di qualsiasi fascia d'età siate. Ve ne dovete andare, dovete andare lontano a vergognarvi per tutto quel tempo che vi rimane da vivere, per aver distrutto, o contribuito a distruggere, questo Paese.

5 commenti:

monty ha detto...

Beh, innanzitutto mi complimento con te per essere riuscito a scrivere un commento sulla situazione politica italiana, io sono talmente colmo di rabbia e disillusione che proprio non ci riesco. Condivido molte delle cose che scrivi, ma non le conclusioni. Noi popolino abbiamo un'enorme responsabilità sulla situazione attuale. Chiaramente uso la prima persona del plurale nella consapevolezza di essere uno che, attraverso il voto, quando era possibile farlo, ho tentato di dare fiducia a forze politiche che non hanno mai vinto ma che(pensavo) potessero cambiare le cose.
Ma siamo noi, il popolo italiano, che ha votato per tre mandati uno come Berlusconi, e siamo sempre noi che siamo corsi a votare in massa uno - Grillo - che ha chiaramente orientamenti se non fascisti sicuramente autoritari/squadristi/populisti.
Siamo sempre noi quelli delle lobby e dei veti incrociati. Appena si profila una riforma, insorgono le categorie coinvolte: una volta i tassisti, l'altra le assicurazioni, l'altra ancora i bancari e sì, anche i sindacati, che ragionano sempre sul breve e mai sul lungo periodo.
Noi siamo questa roba qua Ale, lo dico con amarezza, ma siamo esattamente la classe politica che esprimiamo: litigiosa, incoerente, vigliacchetta e attaccata ai privilegi. Poi ognuno noi si può chiamare fuori da questa analisi (io lo faccio per esempio) ma eccome se è colpa nostra!

jumbolo ha detto...

Lungi da me la volontà di innescare una polemica con te, ma nonostante non mi senta per niente italiano, mi sono rotto i coglioni di addossarmi la colpa. Quindi è per questo che preciso "io come migliaia di altre brave persone che conosco" non ci meritiamo questo.
Sono il primo degli anti-italiani; sono il primo che quando sono all'estero e mi chiedono un parere, descrivo esattamente come sono gli italiani medi. Ma siccome non sono quello che si nasconde dietro una lobby, non sono quello che cerca la scappatoia per pagare meno o non pagare, non sono quello che guarda l'orologio e non vede l'ora che finisca la giornata lavorativa, e siccome conosco tante persone così, persone che hanno l'etica del lavoro e una spiccata coscienza civile, mi riferisco a quelle persone, e quelle persone non si meritano una tale barbarie. Non se la meritano, così come non la meriti tu.

monty ha detto...

Il problema è che io, tu e tutte
le brave persone che conosciamo, evidentemente, non costituiamo un
campione rappresentativo di questo
Paese.

Guido ha detto...

Posso aggiungere, giusto per buttar giù il carico da undici, che da quando un giorno una persona che stimo tantissimo mi disse "attento che oggi c'e da aver paura ad essere onesti" mi è capitato di vivere o apprendere tante ma tante circostanze a prova di questa triste presa di coscienza.
E forse il casino che sta accadendo in parlamento è la prova che vi sono persone che esprimono in maniera più "animale" una rabbia, forse la rabbia dell'impotenza, che da tempo ha invaso un pò tutti noi.

cipo ha detto...

Eh, sono incazzato anche io. Che sono all'estero da 18 anni, tra l'altro. Purtroppo sospetto che Monty un po' di ragione ce l'abbia, e che ci ritroviamo il parlamento che abbiamo meritato. Certo ci sarebbe la voglia di vedere sparire tutti gli indegni personaggi. Ma poi? Chi ci si mette?
Secondo me l'unico rinnovamento possibile sarebbe quello che viene da un evoluzione socioculturale di base, fondata sull'educazione delle nuove generazioni al lavoro e al rispetto delle norme democratiche e di convivenza civile. Ma come si fa, nel clima attuale? io non ho risposta.