No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20220226

Doppia faccia

Strictly a One-Eyed Jack - John Mellencamp (2022)


Ho controllato, e su questo blog avevo parlato due volte di John Mellencamp, una volta nel 2007 per dire che avevo mollato l'ascolto di Freedom's Road per "eccesso di retorica", e l'altra in occasione della recensione del film La sposa turca (perché descrissi il protagonista come "un mix di John Mellencamp, Nick Cave, Mickey Rourke, Marcello Mastroianni e un tossico"). Cercando dei dischi che mi interessassero meno di quelli che ascolto per curiosità e piacere, per riempire un buco di alcuni giorni, mi sono deciso ad ascoltare questo, che è il suo 24esimo disco in studio. Il primo commento che mi è venuto da fare (immediatamente dopo l'ascolto dell'apertura di I Always Lie to Strangers), è stato: "ma da quando è diventato Tom Waits?". 70 anni portati con dignità, il disco è piacevole, naturalmente, mica è l'ultimo arrivato, e naturalmente spazia dall'heartland rock al blues, dalle influenze jazz a quelle bluegrass, dall'americana al folk irlandese. Ricorda Waits in più di una occasione, mentre per ben tre tracce si accompagna con Bruce Springsteen, probabilmente gli episodi più deboli e prevedibili. Tutto abbastanza nella norma.
I checked, and on this blog I had spoken twice about John Mellencamp, once in 2007 to say that I had given up listening to Freedom's Road for "excess of rhetoric", and the other on the occasion of the review of the film Head-On (because I described the protagonist as "a mix of John Mellencamp, Nick Cave, Mickey Rourke, Marcello Mastroianni and a junkie"). Looking for records that interested me less than the ones I listen to out of curiosity and pleasure, to fill a gap of a few days, I decided to listen to this one, which is his 24th studio album. The first comment that came to me (immediately after listening to the opening of I Always Lie to Strangers), was: "but since when did he become Tom Waits?". 70 years brought with dignity, the album is pleasant, of course, he's not the latest arrival, and of course it ranges from Heartland rock to the Blues, from Jazz to Bluegrass influences, from Americana to Irish folk. He remembers Waits on more than one occasion, while for three tracks he is accompanied by Bruce Springsteen, probably the weakest and most predictable episodes. All fairly normal.

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