No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20221202

Death

Dev Death Fest: Full of Hell + Rotten Sound + Celeste + Sanguisugabogg + Selva + Skulld + Fera + þe clovde of vnknowying, 26 novembre 2022, TPO Bologna


Per provare a sentirmi un poco più giovane, sono qua davanti al TPO di Bologna in attesa dell'apertura dei cancelli, che avviene con un po' di ritardo. Ottima iniziativa, che mi dà la possibilità di ascoltare alcune band che non conosco. Aprono, leggermente in ritardo (un ritardo che rimarrà una costante, anche se non peggiorerà), gli italiani Skulld (da quanto sono riuscito a capire, da Bertinoro in Romagna ma con una cantante milanese), che ascolto distrattamente ma che mi paiono convincenti con un death che deve moltissimo agli Slayer. Dopo di loro i lodigiani Selva, dei quali vi ho parlato, e che mi vedo con gusto: una cascata di metallo rovente. Ottimi nella loro prevedibilità gli statunitensi Sanguisugabogg, massici con una spruzzata di grind. Il cambio palco viene accompagnato dal progetto che risponde al nome di þe clovde of vnknowying, se ho capito bene da Bologna, un metal elettronico virato in salsa noise, eseguito con un campionatore vicino alla zona del mixer, dopo di che arrivano i francesi Celeste, già visti in questa occasione, sicuramente, insieme agli headliner, la proposta più ricercata della serata, impeccabili e potentissimi. Altro cambio palco accompagnato da un altro progetto elettronico con i Fera, e subito dopo è la volta dei veterani Rotten Sound, dalla Finlandia, simpatici e con un attitudine positiva e dialogante, più grindcore che death metal, vagamente ricordano i D.R.I. Chiudono i Full of Hell, anche loro statunitensi, maestri del powerviolence e delle ibridazioni (grind, sludge, death, noise), ottimi. Nonostante i set tutti molto brevi, sei ore sono tantissime: non sono più giovane, quindi, nel caso ci fosse ancora bisogno di provarlo.

To try and feel a little younger, I'm here in front of the Bologna TPO waiting for the gates to open, which happens a little late. Excellent initiative, which gives me the opportunity to listen to some bands I don't know. Slightly late (a delay that will remain a constant, even if it won't get worse), the Italians Skulld open (from what I was able to understand, from Bertinoro in Romagna but with a female singer from Milan), who I listen to inattentively but who seem convincing to me with a death metal that owes a lot to Slayer. After them the Selva from Lodi, of whom I told you, and who I see with pleasure: a cascade of red-hot black metal mixed with screamo. The Americans Sanguisugabogg are excellent in their predictability, massive with a splash of grind. The stage change is accompanied by the project that responds to the name of þe clovde of vnknowying, if I understood correctly from Bologna, an electronic metal veered in a noise sauce, performed with a sampler near the mixer area, after which the French Celeste arrive. Already seen on this occasion, certainly, together with the headliners, the most sought after proposal of the evening, impeccable and very powerful. Another stage change accompanied by another electronic project with Fera, and immediately after it's the turn of the veterans Rotten Sound, from Finland, nice and with a positive attitude and dialogue, more grindcore than death metal, vaguely reminiscent of D.R.I. Close the Full of Hell, also American, masters of powerviolence and hybridizations (grind, sludge, death, noise), excellent. Although the sets are all very short, six hours is a lot: I'm not young anymore, so, in case there was still a need to try it.


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