Tanto per non ricadere negli errori passati, e soddisfare gli utenti. Mi sono deciso ad ascoltare Pocket Symphony degli Air, e ormai i francesi sono alla frutta. Le soluzioni sono sempre quelle, l'onda lunga esaurita. Devo invece approfondire l'ascolto degli Animal Collective, e di un loro disco del 2005, Feels, ma l'ho abbandonato a metà per eccesso di debolezza. Ho invece ascoltato più volte Neon Bible degli osannatissimi Arcade Fire, e torno a ribadire che mi pare siano forse la band più sopravvalutata degli ultimi 5 anni. Un mescolone di stili, una sorta di folk elettrico con inserti sinfonici e una strizzata d'occhio al loro ispiratore-fan David Bowie, una o due canzoni ascoltabili, il resto spazzatura pseudo avant-garde, roba da picchiarli se li trovi per strada. Ascoltato Momento di Bebel Gilberto, ma non è riuscita, nonostante sia brasiliana, a far breccia nel mio cuore. Noioso. Anima e ghiaccio dei Colle der fomento è buono, ma non spacca. Up The Rock dei Diamond Dogs fa abbastanza schifo, e se penso che su Rockerilla, se non ricordo male, li paragonavano agli Hellacopters, potrei querelarli per diffamazione della migliore rock'n'roll band in attività, escludendo i Kiss. Ho dato un rapido ascolto a qualcosa degli Enter Shikari, spacciati per the next big thing, e mi sono dovuto lavare gli orecchi dopo un paio di pezzi. Ci riproverò prossimamente, ma lo farò solo per voi. Mi è piaciuto abbastanza il nuovo Fu Manchu We Must Obey, sapevo a cosa andavo incontro ma devo dire che li ho trovati quasi migliorati, anche leggermente più commerciabili. Potrei premiarli andandoli a vedere in Romagna prossimamente. Ho ascoltato anche Joakim con il suo ultimo Monsters And Silly Songs ed ho concluso che ultimamente, tutto quello che gira intorno all'elettronica non fa per me. Da dimenticare. Mi è piaciuto il nuovo live di John Cale, Circus Live. Testa alta per il grande vecchio, anima rock. Ho dovuto abbandonare l'ascolto del nuovo John Mellencamp Freedoms Road per eccesso di retorica. L'amico Angelo mi perdonerà, prima o poi. Ho pure sentito Yours Truly Angry Mob dei Kaiser Chiefs, band favorita dell'amico Mazza, ma ho concluso che glieli lascio volentieri. Che dire dell'Mtv Unplugged dei Korn? Ospiti illustri, stupore per versioni acustiche di pezzi storici e pesantissimi tipo Blind o Freak On A Leash, cover impensabili (Creep dei Radiohead), una medley gustosa (Make Me Bad In Between Days, unione del pezzo dei Korn stessi e di quello dei Cure con la partecipazione nientemeno che di Robert Smith), tutto sommato un'operazione interessante e forse anche coraggiosa, ma i Korn di una volta non ci sono più. Lascia un po' di amaro in bocca, soprattutto dopo gli ultimi dischi in studio. Mi piace invece molto il nuovo di Laura Veirs, Saltbreakers, dove Laura innesta con soavità il rock nel suo personalissimo folk. Un bel disco. Non mi ha convinto l'ultimo Modest Mouse We Were Dead Before the Ship Even Sank, che mi è parso inferiore di un bel po' del predecessore Good News for People Who Love Bad News (che però era un gran disco). Devo finire l'ascolto del nuovo Neurosis Given To The Rising, ma per adesso non mi fa impazzire; devo dire a questo proposito che sto rivalutando l'ultimo Isis In the Absence of Truth, uscito negli ultimi mesi dell'anno passato, che non mi aveva convinto troppo all'epoca. Spero di vederli presto live. Le Noisettes (chissà se l'articolo femminile è giusto) di What's the Time Mr.Wolf mi hanno ricordato i Jingo De Lunch e gli Skunk Anansie a tratti, con una gran vocalist nera e una buona personalità. Non un discone, ma tutto sommato interessante. Ho ascoltato Oh No degli Ok Go ma me ne sono dimenticato subito dopo, e non è un buon segno (per loro). Ho messo su l'ultimo Skinny Puppy Mythmaker e anche qui ho concluso che non fanno per me. Devo riascoltare The Resurrection of Whiskey Foote dei The Hidden Hand, che al primo ascolto non mi è dispiaciuto, come un po' tutti quei dischi che fanno riferimento ai Black Sabbath senza credere di esserne la reincarnazione. Sono rimasto piuttosto deluso dal rock'n'roll dei The Horrors e il loro Vent, già spacciato come disco dell'anno da qualcuno. Ascoltato distrattamente l'ultimo dei Locust, una band pazzesca e pazzoide, New Erections, e non era il momento, ci riproverò più avanti. Troppo veloci e troppo free jazz.
Per oggi è tutto. Non vi anticipo i prossimi ascolti perchè potreste esserne influenzati, oppure mettermi pressione. In questo momento sto ascoltando i Cold War Kids di Robbers And Cowards che giocano ad essere i Radiohead un po' più brit-pop e anche un po' canadesi alla (sic) Arcade Fire, ma sinceramente mi fanno cagare.
4 commenti:
mi piace moltissimo lei. tutti i suoi dischi
Io invece voglio provare john cale e korn
Gli Ok Go senza i video non sono nulla.
Se guardi i video, invece, li ami.
John cale bello bello bello
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