A casa
28/02/07
Cari Amici,
sono tornata in Italia venerdì dopo una settimana densa di avvenimenti, che ha visto il mio ricovero all'ospedale per una reazione fisica allo stress, il mio reimpatrio e l'arrivo sotto il cielo piovoso di Amsterdam, le riunioni con il servizio di supporto psicologico offerto da MSF e il ritorno a casa, questa volta col sole. Difficile descrivervi cosa mi sia successo. Nel gergo di MSF si chiama burn-out, cioè quando lo stress per il lavoro, la frustrazione, il senso di impotenza davanti a quello che vedi, l'estenuante burocrazia, la situazione che ti circonda vengono a chiederti il conto e tu non riesci a essere più distante e al tempo stesso positivamente coinvolto per raccontare quello che vedi, per batterti per quello che fai, per metterci l'energia e l'impegno che richiedono. E nel migliore dei casi te ne accorgi appena in tempo, altrimenti, come nel mio caso, la testa continua con lo stesso ritmo, ma il corpo si ferma e si rifiuta di collaborare. Questo a ricordarti che chi fa il mio lavoro non ha l'ascesi di un santo, non ha i superpoteri di un supereroe ma è una persona normale che a volte è sopraffatto e deve mollare. Non so cosa mi aspetta adesso esattamente. O meglio so che mi aspetta un obbligatorio recupero di energie e di equilibrio ma non so dove porterà né quanto lungo sarà. So però che ho un debito con lo Zimbabwe, voglio tornare e vedere cosa è successo a Walter, che quando ha iniziato la cura antiretrovirali pesava 12 kili per 8 anni, sapere come sta Innocent che a 18 mesi non parla e non cammina visto che il suo corpo è troppo impegnato a riprodurre il virus, voglio lavorare ancora con il mio meraviglioso e coraggioso staff. E spero di non dover aspettare tanto.Un abbraccio a tutti voi
Cat
4 commenti:
un abbraccio forte.
in bocca al lupo.
anche se non ti conosco, ti sono vicino.
ciao,
Filo.
Cat, mi pare che la tua coraggiosa esperienza confermi che solo esplorando i propri limiti si riescono a fare grandi cose come quelle che tu ci racconti. Rimettiti presto, siamo tutti con te.
ps: se qualcuno (Ale?) ha l'occasione di incontrare Cat di persona, mi raccomando traduca in reale questo abbraccio virtuale del blog.
leggere i tuoi post serve a riportare quelli come me ad affrontare le cose dando loro le giuste proporzioni.....non si puo' andare in crisi per una figlia influenzata o per un attacco di tosse.
Ti auguro di poter presto tornare a fare cio' che ami....
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