Diario di uno scandalo - di Richard Eyre 2007
Giudizio sintetico: si può perdere
Inghilterra contemporanea; in una scuola di un quartiere modesto, c'è una nuova insegnante. E' giovane, bella, radical chic. E' Sheba Hart, ed in poco tempo diventa oggetto del desiderio di uomini, donne e studenti, come annota minuziosamente nei suoi diari Barbara Covett, anziana ed esperta insegnante, ormai disillusa dalla carriera nell'istruzione, dalle amicizie, dalla vita amorosa.
Dopo essersi dimostrata scostante, Barbara si intenerisce di fronte alla novizia, e sembra così nascere un'amicizia. I binari sui quali questa scorre sono molto distanti e differenti; tutto però pare filare liscio finché Barbara non scopre che Sheba ha una storia con uno dei suoi studenti minorenni. Qui inizia il dramma.
Ricordiamo Eyre per il piacevole Stage Beauty, ma ritrovandolo alle prese con una specie di psico-dramma molto pruriginoso, addirittura plurinominato agli Oscar, ci spiazza un po' all'inizio, dopo di che si capisce che il genere non fa proprio per lui.
Nonostante un ottimo cast, Judi Dench e Cate Blanchett su tutti ovviamente, è proprio la regia, unita ad una storia tutto sommato plausibile da quanto è scontata (quante notizie di questo genere abbiamo sentito negli ultimi anni?), densa di paranoie da solitudine ed ingenuità da middle-class frustrata, a rendere il film pressoché inutile.
Nonostante le fitte problematiche insite in una relazione con un minore, accompagnata dal contrappasso dell'amore lesbico (due ingredienti potenzialmente esplosivi), la pellicola risulta alquanto piatta e, a lungo andare, appesantita dalla voce fuori campo del personaggio di Barbara.
E' un peccato sprecare così due grandi attrici, ma, in fondo, cosa non si fa per campare.
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