Dice, "il blog ti ha cambiato la vita?". Beh un po' si. Devo essere onesto, soprattutto con me stesso. E' stimolante, inutile negarlo, ovviamente se vedi che c'è qualcuno che legge le cose che scrivi. Devi essere attento alle critiche, tenerne conto, fare lo stesso come ti pare, come del resto nella vita. A chi piacciono i post brevi, a chi quelli lunghi, chi evita quelli di un certo tipo. Giusto.
Ridendo e scherzando, come si dice, non mi sono nemmeno accorto che sono passati due anni. Questo fu il primo post scritto da me, da quando con Lafolle decidemmo di "dividere" il blog. Sarebbe retorico mettersi a fare un elenco delle cose successe, dei cambiamenti. Mi voglio allacciare invece ad una cosa che ho in mente da tempo. I blog sono proliferati. Sempre più spesso, nonostante si cominci a criticare la fenomenologia, negli articoli che vengono da paesi in guerra o disagiati, leggi i giornalisti o gli attivisti che dicono "grazie ai blog, la verità arriva". Ovviamente non è il nostro caso, non c'è nessun messaggio da mandare, e nonostante quello che dice un giorno si e uno no Silvio, non mi pare ci sia nessun pericolo di deriva dittatoriale in Italia. Ci sono cose da migliorare, e su questo possiamo solo dire la nostra, cose da discutere, mentre ci sono situazioni fuori dall'Italia che vanno tenute d'occhio. E noi ci proviamo, non che siamo gli osservatori ONU, ma magari ne scriviamo, andiamo a cercare gli articoli, facciamo un giro, ascoltiamo chi ne sa, diamo spazio a persone che ci sono state.
E poi, soprattutto, scriviamo di noi. I nostri sogni, le nostre speranze, le nostre sensazioni a volte anche troppo intime. Lo scroll del mouse esiste anche per questo, se non vi piacciono. La cosa che ho notato, e chi mi fa un enorme piacere, è che sono proliferati i blog anche tra le persone che conosco bene. Sono partiti con una sorta di timidezza, come tutti quando entrano nel mondo della rete, e poi sono cresciuti. C'è chi, dopo qualche mese, padroneggia il linguaggio alla grande, non sembra nemmeno più quello che ha aperto il blog qualche mese prima. Mi piace pensare che in piccola parte, questo è dovuto al confronto, a quella specie di tic che abbiamo credo tutti quanti. Apri internet, vai su quei 2-3 siti che "frequenti", poi vai sul tuo blog a vedere se ci sono commenti, poi guardi i blog linkati. Spesso quello che leggi ti piace. E allora ti senti spronato, ti metti sotto, ti fai venire buone idee. Mi piace pensare anche che è un'attività che tiene "elastica" e reattiva la mente. Visto che il corpo dà segni di decadenza, almeno quello.
Dice "la prendi troppo seriamente". E perchè dovrei prenderla sottogamba? Cazzo è una cosa seria! Non mi pagano, mi piace, è una cosa seria per forza!!
Ridendo e scherzando, come si dice, non mi sono nemmeno accorto che sono passati due anni. Questo fu il primo post scritto da me, da quando con Lafolle decidemmo di "dividere" il blog. Sarebbe retorico mettersi a fare un elenco delle cose successe, dei cambiamenti. Mi voglio allacciare invece ad una cosa che ho in mente da tempo. I blog sono proliferati. Sempre più spesso, nonostante si cominci a criticare la fenomenologia, negli articoli che vengono da paesi in guerra o disagiati, leggi i giornalisti o gli attivisti che dicono "grazie ai blog, la verità arriva". Ovviamente non è il nostro caso, non c'è nessun messaggio da mandare, e nonostante quello che dice un giorno si e uno no Silvio, non mi pare ci sia nessun pericolo di deriva dittatoriale in Italia. Ci sono cose da migliorare, e su questo possiamo solo dire la nostra, cose da discutere, mentre ci sono situazioni fuori dall'Italia che vanno tenute d'occhio. E noi ci proviamo, non che siamo gli osservatori ONU, ma magari ne scriviamo, andiamo a cercare gli articoli, facciamo un giro, ascoltiamo chi ne sa, diamo spazio a persone che ci sono state.
E poi, soprattutto, scriviamo di noi. I nostri sogni, le nostre speranze, le nostre sensazioni a volte anche troppo intime. Lo scroll del mouse esiste anche per questo, se non vi piacciono. La cosa che ho notato, e chi mi fa un enorme piacere, è che sono proliferati i blog anche tra le persone che conosco bene. Sono partiti con una sorta di timidezza, come tutti quando entrano nel mondo della rete, e poi sono cresciuti. C'è chi, dopo qualche mese, padroneggia il linguaggio alla grande, non sembra nemmeno più quello che ha aperto il blog qualche mese prima. Mi piace pensare che in piccola parte, questo è dovuto al confronto, a quella specie di tic che abbiamo credo tutti quanti. Apri internet, vai su quei 2-3 siti che "frequenti", poi vai sul tuo blog a vedere se ci sono commenti, poi guardi i blog linkati. Spesso quello che leggi ti piace. E allora ti senti spronato, ti metti sotto, ti fai venire buone idee. Mi piace pensare anche che è un'attività che tiene "elastica" e reattiva la mente. Visto che il corpo dà segni di decadenza, almeno quello.
Dice "la prendi troppo seriamente". E perchè dovrei prenderla sottogamba? Cazzo è una cosa seria! Non mi pagano, mi piace, è una cosa seria per forza!!
Nella foto: il pupazzo del cartone animato chiamato Jumbolo
3 commenti:
be', pensato mai di scrivere un libro ale?
'ntanto agurii.
Grande Ale, dai continua così....
giassai che condivido in pieno
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