No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20071213

l'uomo che scambiò sua moglie per un cappello


Tempo fa parlavo con un'amica con la quale mi capita di parlare spesso. Dopo 5 minuti che le avevo detto una cosa, lei me la richiede. Con lei capita spesso. Il suo problema, credo, sia che parla così serratamente, in maniera schizofrenica, al punto che non ascolta le risposte alle sue domande, neppure se le interessano. Ma questo è un pensiero mio.

In quel momento, per fare una battuta, ho pensato a Oliver Sacks (nella foto) e ai casi da lui descritti nei suoi libri. Sacks è un illustre neurologo, quello che ha ispirato il film Risvegli (Awakenings), tratto da un suo libro (nel film De Niro interpreta proprio il prof. Sacks, o almeno, la figura da lui ispirata); nel libro che cito nel titolo del post, un uomo scambia DAVVERO sua moglie per un cappello. Arriva nello studio di Sacks con sua moglie, per un colloquio di rito, e al momento di andarsene prende con una mano la testa della moglie e tenta di mettersela in testa. Era convinto di essere arrivato nello studio con un cappello, invece che con la moglie, e di averlo poggiato sulla sedia accanto alla sua, davanti alla scrivania di Sacks. Invece, seduta su quella sedia, c'era la moglie. E' uno dei tanti casi descritti da Sacks, disturbi che riguardano la sfera neurologica, della memoria soprattutto. Sono casi divertenti, allucinanti, poi quando provi a metterti nei panni di queste persone ti prende la paura. Come pensate sarebbe vivere sapendo che dopo alcune ore ti scorderai quello che stai facendo, per esempio?


Sacks è uscito da poco con il suo ultimo libro, Musicofilia: racconti di musica e del cervello. Parla di persone che non distinguono la musica. Non capiscono di cosa si tratti. Non è una cosa terribile?

4 commenti:

lafolle ha detto...

si

lafolle ha detto...

a meno che non si parli di vasco rossi + slash

Anonimo ha detto...

come si parla in maniera schizzofrenica?

jumbolo ha detto...

serratamente e passando da un argomento all'altro. almeno, quello volevo dire.