Oggi, complice appuntamento dal dentista alle 14,30, ho preso mezza giornata di ferie, sono uscito alle 12,00 e, insomma, ho preso tutto con calma. Ho avuto quindi modo di leggere un po' più approfonditamente il giornale. Ci sono alcune notizie che mi paiono importanti, e che vorrei mettere in risalto. Partiamo con la politica estera "stretta", e un po' di polemica.
Come già riferito ieri, le Farc (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia, qui il link al loro sito web. Non ci credete? E' tutto vero) hanno annunciato che libereranno a breve alcuni dei loro ostaggi, fra cui l'assistente, amica e confidente di Ingrid Betancourt, Clara Rojas (presa in ostaggio insieme alla Betancourt, tenuta prigioniera separatamente, che ha avuto un figlio da un guerrigliero delle Farc durante la prigionia). Ma siccome non sono dei coglioni, hanno detto che consegneranno gli ex ostaggi al presidente venezuelano Hugo Chavez. I più attenti di voi si ricorderanno che alcune settimane fa, il presidente colombiano Uribe pose fine al "mandato" di negoziazione concesso a Chavez per trattare con le Farc, ruolo fortemente sostenuto anche da Sarkozy (la Betancourt ha vissuto a lungo in Francia e la Francia sente particolarmente questa vicenda). E' ovviamente una bella mossa da parte delle Farc per screditare Uribe, loro nemico numero uno. A noi però interessa che liberino gli ostaggi, tutti. Speriamo.
Nel frattempo, l'esercito turco, dopo aver bombardato allegramente nei giorni scorsi il Kurdistan iracheno, ieri è entrato in Iraq per 8 chilometri e si è scontrato con le forze del PKK (Partito del Lavoratori Curdi). L'esercito turco era informato in tempo reale dall'intelligence americana (lo so, sembra una contraddizione in termini). Condoleeza Rice dichiara che Washington è con Ankara, e anche il ministro degli Esteri iracheno Hoshyar Zebari (curdo, genero del presidente della regione curda Barzani, le cui truppe hanno assunto una posizione di difesa e in definitiva si trovano "in mezzo" a queste schermaglie, non essendo certo il PKK). Il resto dell'opinione pubblica politica internazionale si è tranquillamente fatta i cazzi suoi.
Incredibile, amici.
Passiamo alle cose internazionali, ma che ci riguardano molto da vicino. E' di oggi la notizia che il reddito pro-capite degli spagnoli ha superato quello degli italiani. Zapatero ci aveva avvertiti qualche tempo fa. Poco da dire (anche se un'amica spagnola sostiene che i salari medi sono ancora più bassi che da noi), se non che i politici spagnoli sono, in media, 20 anni più giovani e in generale in Spagna si ricordano molto più spesso che lo Stato è laico.
Ultima interessantissima notizia sulla quale riflettere bene, è la classifica del numero dei POS nei paesi a vocazione turistica. Ricordiamoci sempre che ci riempiamo la bocca col fatto di possedere sul nostro territorio fra il 40 e l'80% del patrimonio artistico mondiale (non ci sono dati precisi).
Bene, al primo posto c'è la Grecia (c'è qualcuno che ancora li considera terzo mondo?), poi viene Cipro (Cipro eh, non Rimini), poi la Spagna (ma guarda un po'...), poi Malta (Malta ha più pos di noi. Ma ci rendiamo conto?), poi la Finlandia, la Svezia, la Danimarca e il Lussemburgo. Ci seguono a ruota Francia, Slovenia e Regno Unito.
Mah.
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