Nonostante tutte le cose brutte e bruttissime che accadono intorno al calcio, soprattutto in Italia, e le derive violente, sopravvivono persone come mi ritengo io, e molte che conosco (ma, ne sono sicuro, molte altre che non conosco), che riescono ad emozionarsi ancora per il calcio ed i suoi protagonisti, per un gesto atletico, tecnico, sportivo, comportamentale, umano.
Ieri, dopo più di un mese, tornavo allo stadio; in questo mese la mia squadra si è risollevata parzialmente dalla crisi che la attanagliava dall'inizio del campionato. Perso definitivamente un personaggio al quale io ed altri ci sentivamo già legati senza che avesse toccato il campo (sto parlando di Vikash Dhorasoo, al quale dedicai un post prima del via), per vicende ancora da chiarire (e che probabilmente non verranno mai chiarite), il pubblico di Livorno, durante la partita di ieri contro la Roma di Totti, Mancini, Taddei, De Rossi, Panucci, Pizarro, è stato testimone di un piccolo miracolo. Diego Tristán, calciatore dall'illustre passato in Spagna, autore col Deportivo La Coruña di imprese ben impresse nella memoria degli appassionati anche italiani (leggi: Milan), fermo da oltre un anno e a digiuno di gol, ha disputato una partita fantastica, realizzando anche un gol, il suo primo in Italia, di fattura sopraffina, e per tutta la partita ha creato grattacapi alla disattenta retroguardia romanista, rientrando fino in difesa, facendo respirare la squadra quando entrava in possesso del pallone, ridicolizzando chi lo marcava con finte, controfinte e tocchi di palla deliziosi, danzando letteralmente col pallone tra i piedi.
Si sa, siamo "orfani" di due calciatori dalla classe cristallina, calciatori che quasi nessuno sognava di poter vedere indossare la casacca amaranto nella massima serie (Protti e Lucarelli), e la tristezza di questi vuoti che paiono incolmabili vengono solo in parte colmati dall'orgoglio di gioire per una squadra tutta lacrime, sudore e sangue, muscolare senza essere muscolosa; una tristezza di fondo che pareva essere il filo conduttore dell'esperienza italiana del suddetto Diego (nome "pesante" per un calciatore, a qualsiasi latitudine). Lo davano per finito, ex giocatore, c'era chi giurava di averlo visto in giro per bar a bere, in Spagna, ad affogare il dolore di non saper tornare ad essere quello che era stato. Magari quello di ieri è un fuoco di paglia, il canto del cigno. O magari no. Questo è quello che ci piace del calcio. Dopo il gol di Diego Tristán Herrera, ieri, ci guardavamo increduli negli occhi e ci domandavamo se non avessimo preso tutti quanti un abbaglio collettivo. I replay delle trasmissioni della sera ci hanno spiegato che era tutto vero, e che eravamo stati i fortunati spettatori di un piccolo, grande miracolo.
La reazione del calciatore Tristán, intervistato nel dopo partita, certifica che non siamo stati i soli ad emozionarci. Sentire, chissà dopo quanto, alcune migliaia di persone gridare il suo nome di battesimo, lo ha emozionato. Se saprà esserci grato, ci regalerà altre gioie, piccole, ma senz'altro da ricordare. Come quella di ieri, che custodiremo nell'armadio dei ricordi gelosamente, per raccontarla ai figli e ai nipoti. Siamo persone che sanno godere di poco. E se non fosse questa, la chiave della felicità, pazienza. Ci prenderanno per rincoglioniti, ma almeno non saremo tristi.
4 commenti:
camolese sta facendo un buon lavoro
mi pare, è riuscito a sbloccare anche tavano.
comunque secondo me la spinta più
forte l'ha data il pericolo
concreto di scambiarvi di serie con il Pisa...
sarebbe bello se davvero la squadra, dove in verità c'è un solo livornese "di scoglio" (Balleri), fosse TALMENTE livornese
A dire il vero, ma non per fare il ganzo, ve l'avevo già detto e scritto sul muro da prima dell'ultima cena che uno di quella levatura a Livorno non l'avevo mai visto.
Gioisco con voi...visto che i "miei" ultimamente hanno subito un'involuzione tragica, mi consolo pensando agli amici livornesi che, pian piano, si stanno risollevando. Il goal di Tristan di domenica, l'avesse fatto Cristiano Ronaldo, sarebbe a ripetizione sulle TV di tutto il mondo...
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