Midsommar - Di Ari Aster (2019)
Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
La studentessa laureata in psicologia Dani Ardor è traumatizzata dopo che sua sorella Terri si è suicidata, uccidendo anche i loro genitori, riempiendo la loro casa di monossido di carbonio. L'incidente mette a dura prova la relazione di Dani con il suo fidanzato già emotivamente distante Christian Hughes, uno studente laureato in antropologia. Viene a sapere che Christian e i suoi amici Mark e Josh sono stati invitati dal loro amico svedese Pelle a partecipare a una festa di mezza estate presso il suo villaggio natale, Hårga, nell'Hälsingland. La celebrazione si svolge ogni 90 anni. Christian l'aveva nascosto a Dani, volendo lasciarla, ma la invita ugualmente, dopo che lei ne viene a conoscenza.
Niente male questo horror decisamente fuori dagli schemi classici, di questo giovane regista statunitense, che debuttò con Hereditary, e che adesso pare voglia provare, appunto, ad esplorare qualcosa di diverso. Non un capolavoro, ma come detto, apprezzabile lo sforzo per uscire dai soliti binari dell'horror pre-confezionato.
Not bad this horror decidedly out of the box, of this young American director, who debuted with Hereditary, and who now seems to want to try, in fact, to explore something different. Not a masterpiece, but as mentioned, the effort to get out of the usual tracks of pre-packaged horror is appreciable.
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