Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Il film è diviso in cinque giorni. Il primo giorno i protagonisti, gli sceneggiatori Lars e Niels, perdono l'unica copia della sceneggiatura di un film (Kommisæren Og Luderen, "Il poliziotto e la puttana", un riferimento a L'elemento del crimine). Cominciano a scrivere una nuova sceneggiatura su un'epidemia: lo scoppio di una malattia simile alla peste. Il protagonista è un medico, Mesmer, che, contro la volontà della Facoltà di Medicina di una città sconosciuta, si reca in campagna per aiutare le persone. Nei giorni successivi, i fatti del copione si uniscono agli eventi della vita reale in cui una malattia simile inizia a diffondersi. Lars e Niels si recano in Germania, dove incontrano un uomo che descrive il bombardamento alleato di Colonia durante la seconda guerra mondiale. Dopo il viaggio, Niels si reca in un ospedale dove viene sottoposto a un piccolo intervento chirurgico e mentre è lì dice a Lars di andare da Palle, un patologo che sta eseguendo un'autopsia su un uomo che è morto di recente per una malattia sconosciuta. L'ultimo giorno, Lars e Niels cenano con il loro produttore, al quale rivelano la fine del film, che Mesmer e il suo kit medico hanno diffuso la malattia. Al produttore non piace la breve sceneggiatura di dodici pagine, che non ha violenze, poche morti e nessuna sottotrama (che sono comuni nel cinema danese). Dopodiché un ipnotizzatore e una donna arrivano in casa, per "aiutare" a scrivere la sceneggiatura, ma la donna è sopraffatta dalle visioni della sceneggiatura che stanno diventando realtà. Si suicida, poi muore anche un'altra donna che condivide la casa con Lars e Niels, e Niels inizia a mostrare i segni della malattia.
Seconda parte della trilogia europea, film assolutamente folle che ricorda, stavolta, anche il Cronenberg degli inizi, e conferma la tendenza del regista danese ad immergersi in scenari e storie surreali, ma con elementi che pescano a piene mani dalle paure ancestrali dell'essere umano.
Second part of the Europa trilogy, an absolutely crazy film that recalls, this time, also the Cronenberg of the beginnings, and confirms the tendency of the Danish director to immerse himself in surreal scenarios and stories, but with elements that draw heavily from the ancestral fears of the human being.
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