Altro concerto rimandato per la pandemia, stavolta non sono solo e l'occasione diventa più una gita che un atto di devozione verso Justin Vernon ed i suoi pards. Arriviamo all'hotel NH Milano Congress Center, non il più vicino al Forum ma per così dire, uno dei più tattici (parcheggio gratuito, e vicinissimo alla passerella che scavalca l'ultimo tratto della Milano-Genova, e porta dritto al Forum) pochi minuti prima dell'orario indicato come inizio del concerto della band di apertura, perché ci siamo attardati a visitare una coppia di amici "di strada". Check in rapido, si appoggiano le borse e ci incamminiamo verso il forum, per una volta quasi zero fila (prendo appunti per la prossima volta), e siamo dentro in cerca del nostro settore. Lo sperimentalismo di CARM, progetto solista di CJ Camerieri, già collaboratore degli stessi headliner, non ci invoglia, e passiamo i tre quarti d'ora a loro dedicati a rifocillarci e a gustarci la passerella di un pubblico adulto, variegato, trendy-povero-chic, coppie di tutti i gusti pronte a "piangere o dormire", come mi risponde uno sconosciuto pronto allo scherzo col quale, poco più tardi, scambierò una battuta perché ci costringe ad alzarci essendo nella stessa fila.
Sarò molto breve, del resto è la mia tendenza ultimamente. Mi piacciono i Bon Iver, fin da poco dopo i loro inizi, me li segnalò un conoscente. Ho ascoltato tutti i suoi dischi, apprezzandoli, seppure, a mio giudizio, le perle di Bon Iver del 2011 sono inarrivabili. Infatti, la scaletta di quasi due ore composta da ventuno tracce, con arrangiamenti profondamente differenti dagli originali, non mi acchiappa molto, e a dirvela tutta, soffro insieme a Matthew McCaughan alla batteria, mai veramente libero di esprimersi al meglio, mai chiamato a suonare uno straccio di 4/4. Grande atmosfera, palco spettacolare e soprattutto luci davvero splendide, pubblico visibilmente soddisfatto (un Forum quasi pieno) così come la band, Justin Vernon voce e chitarra (che ringrazia più volte), S. Carey batteria tastiere e voce, Andrew Fitzpatrick chitarra tastiere voce, Mike Lewis voce, basso e sassofono, Jenn Wasner chitarra e voce, oltre al già citato Matthew McCaughan, mentre io mi emoziono solo poco prima e durante i bis, con Holocene e Perth, e per il resto mi annoio un po'. Però c'ero.
I'll be very brief, after all it's my trend lately. I like Bon Iver, since shortly after their beginnings, an acquaintance pointed them out to me. I have listened to all their records, appreciating them, even if, in my opinion, the pearls of Bon Iver of 2011 are unattainable. In fact, the almost two-hour set of twenty-one tracks, with arrangements that are profoundly different from the originals, does not catch me very much, and to tell you all, I suffer together with Matthew McCaughan on drums, never really free to express himself at best, never called to play one simple 4/4. Great atmosphere, spectacular stage and above all really beautiful lights, visibly satisfied audience (an almost full Forum) as well as the band, Justin Vernon vocals and guitar (who thanks the audience several times), S. Carey drums keyboards and vocals, Andrew Fitzpatrick guitar keyboards vocals, Mike Lewis vocals, bass and saxophone, Jenn Wasner guitar and vocals, in addition to the aforementioned Matthew McCaughan, while I get excited just before and during the encores, with Holocene and Perth, and for the rest I get bored a bit. But I was there.
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