Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nel 1957, Billie Holiday incontra un giornalista radiofonico, Reginald Lord Devine, per un'intervista. Le chiede com'è essere una "donna di colore" e dei guai in cui continua a infilarsi a causa della sua canzone di successo Strange Fruit. Billie dice che si tratta di diritti umani, qualcosa che il governo spesso dimentica. Il film torna al 1947, quando il marito di Billie Monroe e il suo manager Joe Glaser cercano di convincere Billie a tagliare Strange Fruit dalla sua scaletta, dicendo che le persone ai vertici del governo non vogliono sentirla cantare. Lester Young, il sassofonista di Billie, la supporta nel suonarla. L'agente dell'FBI Harry J. Anslinger dice ad altri agenti che Billie è una minaccia, la sua canzone promuove le idee sbagliate e che non ha smesso di cantarla. Incapaci di arrestarla per aver cantato, decidono di inseguirla con l'accusa di droga. Dopo l'ennesimo spettacolo di Billie, l'agente Jimmy Fletcher, travestito da soldato, la vede fare uso di droghe. L'FBI arresta Billie e il suo amante Joe Guy per uso e possesso di droga. Il giudice condanna Billie a un anno di carcere. Successivamente viene rivelato che Anslinger ha pagato Guy.
Una bella storia, sulla quale però molti storici musicali hanno avuto parecchio da obiettare, illuminata dalla straordinaria interpretazione di Andra Day nei panni della protagonista, ma scritta e diretta in modo un po' troppo convenzionale, e per questo non rimarrà nella nostra memoria troppo a lungo. Una nomination agli Oscar, ovviamente per Andra Day.
A beautiful story, on which, however, many musical historians have had a lot to object, illuminated by the extraordinary interpretation of Andra Day in the role of the protagonist, but written and directed in a slightly too conventional way, and for this reason it will not remain in our memory too long. long. An Oscar nomination, obviously for Andra Day.
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