No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20221107

Lost Paradise

Paradise Lost + Hangman's Chair, 14 ottobre 2022, Campus Music Industry, Parma

Dopo la mia toccata e fuga a Madrid (ve ne parlo domani) per un concerto e per "riprendere la mano" al volo, mi faccio questo concerto più per curiosità e per recuperare un voucher su Ticketone (concerto di Alcest annullato nel febbraio 2020; la difficoltà di recuperare un voucher Ticketone sta nel fatto che devi farlo con un concerto organizzato dallo stesso promoter). Non ultimo, come motivo, il fatto che il Campus di Parma mi è parso un locale discreto, e non è così lontano come Milano.

Aprono i francesi Hangman's Chair, spesso in tour con Alcest, ma molto diversi nell'approccio: il loro è un metal che parte dal doom e si fonde con il metal classico, lo stoner e perfino il gothic. A occhio, e aiutandosi con i loro nomi, sono tutti o quasi (formazione a quattro, uno dei chitarristi canta) figli o nipoti di immigrati, cosa normale in Francia e che me li fa subito rimanere simpatici. Suono molto potente, non particolarmente originali, ma c'è di peggio.
I Paradise Lost sono una sorta di istituzione doom/goth, e sul palco si vede. Curioso il fatto che per quattro quinti, la band è rimasta la stessa del 1988, mentre i batteristi sono cambiati continuamente. Per questo tour addirittura c'è un batterista italiano, Guido Montanarini, conosciuto anche come Guido Zima con gli Strigoi. Una scaletta imponente, bilanciatissima con si cinque estratti dall'ultimo Obsidian, ma anche altri undici brani scelti lungo la lunghissima discografia della band inglese, un suono cristallino a dispetto delle sfumature oscure, un cantante impeccabile, Nick Holmes, che dialoga spesso e volentieri con il pubblico ma senza mai risultare un esaltato, in maniera molto british. Non mi esaltano particolarmente, ma mi tolgo ugualmente il cappello.

The opener are the French Hangman's Chair, often on tour with Alcest, but very different in the approach: theirs is a metal that starts from doom and blends with classic metal, stoner and even gothic. By eye, and with the help of their names, they are all or almost all (formation of four, one of the guitarists sings) children or grandchildren of immigrants, which is normal in France and which makes them immediately sympathetic to me. Very powerful sound, not particularly original, but there is worse.
Paradise Lost is something of a doom/goth institution, and on stage it shows. Curious is the fact that for four fifths, the band has remained the same as in 1988, while the drummers have changed continuously. For this tour there is even an Italian drummer, Guido Montanarini, also known as Guido Zima with Strigoi. An impressive setlist, very balanced with five extracts from the last Obsidian, but also eleven other songs chosen from the very long discography of the English band, a crystalline sound in spite of the dark shades, an impeccable singer, Nick Holmes, who often and willingly converses with the public but without ever being exalted, in a very British way. They don't particularly excite me, but I take off my hat anyway.

Nessun commento: