Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Un giovane americano idealista spera di "mostrare un po' di gentilezza" al popolo tedesco subito dopo la fine della seconda guerra mondiale. Nella Germania occupata dagli Stati Uniti, inizia a lavorare come conduttore di vagoni letto per la rete ferroviaria Zentropa, si innamora di una femme fatale e viene coinvolto in una cospirazione terroristica filo-nazista.
Rischio di ripetermi, ma ovviamente, la conclusione della trilogia europea è ancora un film completamente folle. Ci sono, però, degli elementi che lo distinguono dai precedenti, e che lasciano intravedere che il talento selvaggio del regista danese cominciava ad essere universalmente riconosciuto: sale il budget, il cast diventa di un certo livello internazionale. Stavolta von Trier inserisce elementi politici, e richiama America di Kafka, proseguendo con le sperimentazioni visive. Affascinante quanto surreale e sopra le righe.
I risk repeating myself, but of course, the conclusion of the Europa trilogy is still a completely insane film. There are, however, elements that distinguish him from the previous ones, and that suggest that the wild talent of the Danish director was beginning to be universally recognized: the budget rises, the cast becomes of a certain international level. This time von Trier inserts political elements, and recalls Kafka's Amerika, continuing with the visual experiments. As fascinating as it is surreal and over the top.
Nessun commento:
Posta un commento