No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20221119

Il guanto d'oro

Der Goldene Handschuh - Di Fatih Akin (2019)

Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)



Nel 1970, il guardiano notturno alcolizzato Fritz Honka uccide Gertraud Bräuer, una prostituta, nel suo squallido appartamento di Amburgo. Fa a pezzi il corpo, liberandosi di alcune parti gettandole in una valigia, mentre il resto viene tenuto in un armadietto improvvisato nel suo muro. La polizia trova la valigia ma non riesce a identificare il colpevole. Nel 1974, Fritz osserva la studentessa Petra Schulz uscire con il suo compagno di classe, Willi. Fritz è ipnotizzato e inizia a fantasticare spesso su Petra. Trascorre quasi tutto il suo tempo libero al pub The Golden Glove, spesso adescando le prostitute che lo rifiutano con disgusto. Una notte Fritz porta a casa Gerda Voss, una vagabonda, a cui è permesso passare la notte in casa sua a condizione di fare sesso con lui. Il giorno successivo, tuttavia, le permette di rimanere in cambio di sesso e lavori domestici, oltre a un contratto firmato per essere presentato alla sua attraente figlia, Rosi.

Ispirato all'omonimo, rispetto al titolo originale (tradotto come Il mostro di St. Pauli in Italia), romanzo di Heinz Strunk, a sua volta ispirato alle insane gesta del vero mostro di St. Pauli Fritz Honka, rappresenta una sorta di debutto nei biopic per il regista tedesco, dove riesce a dar sfogo a tutta la sua vena horror/splatter, e al contempo, provare a raccontare uno sgradevola fatto di cronaca tedesco. Non male, con ottime prove del cast, in particolare quella del giovane Jonas Dassler nei panni del protagonista.

Inspired by the homonymous novel by Heinz Strunk, in turn inspired by the insane deeds of the real St. Pauli monster Fritz Honka, represents a sort of debut in a biopic for the German director, where he manages to give vent to all his horror/splatter vein, and at the same time, try to tell an unpleasant fact of German news. Not bad, with excellent cast performances, in particular that of the young Jonas Dassler in the role of the protagonist.

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