Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nel 1954 a Londra, lo stilista Reynolds Woodcock crea abiti per i membri dell'alta società, anche per i reali. I suoi clienti lo vedono come un genio le cui creazioni consentono loro di diventare la migliore versione di sé stessi; ma la sua creatività e il suo fascino sono pari alla sua personalità ossessiva e controllante. Cyril, sua sorella, gestisce le operazioni quotidiane della sua casa di moda e cerca di proteggerlo da tutto ciò che potrebbe distrarlo dal suo lavoro. Il superstizioso Reynolds è ossessionato dalla morte della madre e spesso cuce messaggi nascosti nelle fodere dei vestiti che realizza. Dopo aver disegnato un nuovo abito per una venerata cliente, Lady Harding, Reynolds visita un ristorante vicino alla sua casa di campagna e incontra una cameriera straniera, Alma Elson. Accetta il suo invito a cena. La loro relazione sboccia e lei va a vivere con lui, diventando la sua modella, musa e amante, anche se la fisicità tra i due è molto sottile. Cyril inizialmente diffida di Alma, ma arriva a rispettare la sua caparbietà e determinazione.
Film esteticamente bellissimo, e recitato splendidamente da entrambi i protagonisti, dove Vicky Krieps (Alma) tiene testa in modo straordinario ad un impagabile Daniel Day-Lewis (Woodcock), grande tensione, ma trama abbastanza scontata.
Aesthetically beautiful film, and beautifully acted by both protagonists, where Vicky Krieps (Alma) stands up to a priceless Daniel Day-Lewis (Woodcock) in an extraordinary way, great tension, but a fairly obvious plot.
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