Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Sang-hyun è un prete cattolico che fa volontariato in ospedale, fornendo ministero ai pazienti. È molto rispettato per la sua fede incrollabile e il servizio dedicato, ma soffre segretamente di sentimenti di dubbio e tristezza. Sang-hyun si offre volontario per partecipare a un esperimento per trovare un vaccino per il micidiale virus Emmanuel (EV). Sebbene l'esperimento fallisca e Sang-hyun sia stato infettato dalla malattia apparentemente fatale, si riprende completamente e rapidamente dopo aver ricevuto una trasfusione di sangue. La notizia della sua meravigliosa guarigione si diffonde rapidamente tra i devoti parrocchiani della congregazione di Sang-hyun, che iniziano a credere che abbia un dono miracoloso per la guarigione. Presto, altre migliaia accorrono ai servizi di Sang-hyun. Tra i nuovi fedeli ci sono Kang-woo, l'amico d'infanzia di Sang-hyun, e la sua famiglia. Kang-woo invita il suo vecchio amico a partecipare alla serata settimanale di mahjong a casa sua, e lì Sang-hyun si ritrova attratto dalla moglie di Kang-woo, Tae-ju. Sang-hyun in seguito ricade nella sua malattia e si sveglia con un disperato bisogno di riparo dalla luce del sole, essendo diventato un vampiro.
Ennesima variazione sul tema dei vampiri, ma bellissimo da vedere e con un "umore" agrodolce, come in genere quasi tutti i film sudcoreani. Il regista non si discute, ed anche qui si conferma bravissimo anche quando sguazza, e fa sguazzare lo spettatore, nel sangue, come pure Song Kang-ho nei panni del protagonista. Bene anche il resto del cast.
Yet another variation on the theme of vampires, but beautiful to see and with a bittersweet "mood", as in most South Korean films. The director is not to be discussed, and here too he proves to be very good even when he wallows, and makes the viewer wallow, in blood, as well as Song Kang-ho in the role of the protagonist. The rest of the cast is good too.
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