No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080414

editoriAle politico


Il titolo giusto avrebbe dovuto essere Stranger In A Strange Land, di maideniana memoria. Già qui mi ero sembrato triste da solo. A lavoro ho dato un'occhiata agli exit poll e alle prime proiezioni, che hanno illuso solo per pochi minuti, dopo di che sono precipitati. Arrivato a casa tardi, come sempre, ho acceso la tv e mentre cenavo ho visto la situazione disastrosa che si sta delineando. Un paese governato da un vecchio rincoglionito che pensa di essere Dio, Rodolfo Valentino, Gianni Agnelli, Mussolini e Macario allo stesso tempo, assistito da tremendi leccapiedi, un'opposizione blanda, buonista e allineata alle posizioni ecclesiastiche, in mezzo un paladino della famiglia e contrario alle unioni di fatto (tanto lui non ne ha bisogno), e soprattutto un paese con la sinistra cancellata dal Parlamento. Un paese che, se va bene, abolirà il 25 aprile (così prendiamo due piccioni con una fava, togliamo una festività comunista e aumentiamo la produzione). Una nazione fatta da una maggioranza razzista, che odia i concittadini del sud, che è connivente con le mafie, che odia i magistrati, che ama l'evasione fiscale, omofobico, machista e sessista, uniculturale (verso il basso), che odia gli immigrati ma che li sfrutta, che ama la televisione spazzatura, le donnine poco vestite ma odia il porno, che ama le donne stupide ma con le tette grandi e le scollature generose, che odia il cinema d'autore e ama le Vacanze di Natale, che guarda in cagnesco il diverso, che vive per accumulare e passare i giorni di festa negli shopping center, che chiude d'agosto e che ama la vacanza a Sharm ma che vuole mangiare italiano anche in Micronesia, che si considera superiore perchè ha il sole e il mare e la pizza e Rimini, che asfalterebbe i fiumi (come Pravettoni), che in fondo in fondo vorrebbe proibire l'aborto, che ama la scuola privata, le divisioni sociali e in caste, che guarda il Grande Fratello e l'Isola dei Famosi e che in ogni trasmissione calcistica ci deve essere la gnocca svestita, tonta e possibilmente con la pronuncia strana. Un paese dove il massimo della comicità è il Bagaglino.


Mi era sfuggito qualche volta, l'avevo detto un po' provocatoriamente, ed ero stato anche criticato, ci credevo fino ad un certo punto: non mi sento italiano, mi sento straniero in questo Paese. Adesso, sono sicuro, sicurissimo, che molti di quelli che leggono questo blog (che poi alla fine sono pochi e, alla luce del voto, sfigati), mentre assitevano con un senso di vertigine all'accumularsi dei dati che arrivavano dal Ministero dell'Interno, si sentivano sempre più stranieri, sempre più lontani da questa nazione che si unisce solo quando gioca la Nazionale.


E devo dire che c'è perfino la tentazione di diventare come la maggioranza. Di dire "che cazzo me ne frega dei Rom, dei neri, delle donne, dei poveri, dei diseredati" e chi più ne ha più ne metta. Tanto dopo domani Silvio mi toglie anche il bollo dell'auto, mi toglie l'ICI, e se non pago tutte le tasse che sarà mai, tanto ogni anno c'è un condono, già che ci sono tiro su una paretina qui che allargo il salone. Come dite? Veltroni? Se fosse un politico nuovo, domani annuncerebbe che smette di fare politica, come all'estero. E invece lo sapete cosa farà? Si sposterà sempre più al centro, perchè quelli che se ne intendono davvero lo hanno già detto, questo è un paese di centro-destra, quindi la partita si vince lì. Conclusione? O si espatria o ci si convince di essere un'eccezione, se si è di sinistra. E' semplice, e perfino tranquillizzante. Diventeremo fenomeni da baraccone, le mamme ci additeranno ai bambini, vedi quello lì è di sinistra, è uno strano.


Adesso faccio l'ultimo tentativo. Sapete cosa faccio? Mi metto la maglietta SIRVIO PUPPA! del Vernacoliere e vado a letto. Magari domattina mi sveglio in un paese diverso.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande analisi, Jumbolo.

"O si espatria...." Io domani espatrio: ho l'aereo da Pisa in mattinata. Meglio starsene fuori, almeno per un po'.

Anonimo ha detto...

eppure ero preparata....ma vedere una situazione tanto tragica fa davvero male...
che dire...siamo all'inverno del nostro scontento...

Anonimo ha detto...

sindaco manda un paio di magliette pure qua a vicenza...
almeno per qualche secondo riusciremo a sorridere...

nick

ilprofe ha detto...

Grazie Jumbolo.
Bellissimo post.
Qui nel veneto si piange ma almeno ci si tira su in qualche modo

Anonimo ha detto...

lo vedi che malgrado i condizionali...fai la mia stessa riflessione?

...siamo noi i diversi...

cnh

jumbolo ha detto...

Grazie Lemi.
Cinaho e mica avevo detto di no.

Filo ha detto...

Ti sei dimenticato di dire "un paese dove i politici fanno i cocaparty, ma se a me mi beccano con una canna mi mettono in galera".
Porca troia.

dria ha detto...

Ecco, adesso vedi che non ho fatto poi una cosa così pazzesca a trasferirmi in Belgio... Se volete qui posto ce n'è ancora!

Ah, dimenticavo: "Stranger in a strange land" è anche un pezzo degli U2 (da "october", secondo album... 1981!). Visto che l'altra non la conosco, io ci sento questa, in sottofondo, e merita ugualmente.

Anonimo ha detto...

e anche un'opera di Heinlein!
Mau

jumbolo ha detto...

e qui si nota chi sono gli intellettuali e chi i metallari....

Anonimo ha detto...

In Spagna è anche pieno di tordi...
Omo

Anonimo ha detto...

ci resta la magrissima consolazione, che nel bene o nel male ci distinguiamo dalla massa...ma se metto una maglietta con scritta SILVIO SUCA e uguale????

punkow