No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080413

oltre


Che tipo di musica vi piace? Non importa. Anzi, importa. Avete paura dell'ignoto? O ne siete affascinati? E della morte avete paura? Della sofferenza?

Perchè un'introduzione siffatta? E soprattutto, perchè tanti punti interrogativi? Beh, perchè questa artista, della quale vi parlai un po' di tempo fa, ha due peculiarità.

Primo: è completamente fuori dagli schemi musicali. O quasi. Secondo: fa paura. In tutti i sensi. Diamanda Galas ha un'intensità spaventosa, soprattutto live, ed è forse per questo che in pratica licenzia quasi esclusivamente dischi live. Qui stiamo parlando dell'ennesimo suo, del nuovissimo Guilty Guilty Guilty. Semplicemente, 7 standard jazz/blues rivoltati come un calzino (o come un polpo, a seconda di dove venite) dalla Serpenta. Un disco che non sentirete mai in radio. Un disco che non sentirete mai nella sala d'attesa di un dentista. Un disco che non sentirete mai né in una discoteca, né in una rockoteca. Un disco che se non lo andate a cercare, non sentirete mai. Un disco di un'artista che potreste pentirvi di non aver mai ascoltato prima, quando lo sentirete per la prima volta, nonostante non sia il suo migliore. Forse. Un disco che potrebbe farvi orrore. Oppure potrebbe mettervi paura. Che potrebbe cambiare la vostra visione sulla musica.

Un disco che potrebbe essere la perfetta colonna sonora (horror), all'eventuale ritorno al potere di Berlusconi in Italia.


Diamanda Galas - Guilty Guilty Guilty

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