No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

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maestri del sesso

Masters of Sex - di Michelle Ashford - Stagione 1 (12 episodi; Showtime) - 2013

1956, St. Louis, Missouri. William H. Masters è il miglior chirurgo ostetrico in circolazione, e alla Washington University della città è trattato con i guanti bianchi: solo il suo nome porta alla clinica una enormità di clienti, e le sue capacità hanno fatto avere figli a tutte le personalità più influenti della città e dintorni. Nonostante abbia un trattamento particolare anche a livello economico, rispetto a tutti gli altri colleghi, Bill ha un'ossessione riguardo a studi piuttosto particolari, che vorrebbe portare avanti col benestare della clinica, ma, data l'epoca, pure lui si rende conto che non è cosa. Infatti, liberatosi dai pressanti impegni che il lavoro e la celebrità gli portano, ha assunto una prostituta, Betty, i cui amplessi lui segue da uno sgabuzzino attiguo mediante un buco nella parete, annotando come può le reazioni di lui e di lei. Lo studio a cui anela Bill è uno studio che sollevi il velo sul comportamento anche cerebrale del corpo umano durante il sesso, i suoi vari stadi, il raggiungimento degli orgasmi, e via discorrendo. Ma ci sono ancora un sacco di cose da imparare, anche per un luminare come Bill Masters: in un debriefing con Betty, scopre che lei ha finto l'orgasmo. E' una cosa normale, gli dice Betty, mentre Bill, come gran parte degli uomini, almeno fino agli anni '50, non si sarebbero mai sognati neppure di immaginare. Quello che preoccupa Bill, però, è soprattutto che i dati potrebbero rivelarsi inaffidabili: ci vuole sesso vero, non mercenario.
Ethan Haas è il protetto di Bill; giovane, brillante, pieno di speranze, alla ricerca del vero amore. E' particolarmente colpito da una nuova impiegata dell'ospedale, e ne parla a Bill, che come sempre ascolta senza interessarsi. La donna sta affrontando un secondo divorzio, ed ha due bambini piccoli. Bill, tutto concentrato sulla ricerca, gli risponde che sta per chiedere l'approvazione del provost dell'Università, Scully; Ethan è scettico, ma Bill controbatte che anche con l'approvazione, la ricerca sarà condotta in segreto.
Mentre Bill torna a casa dalla moglie Libby, Ethan accompagna a casa la nuova impiegata, Virginia Johnson. Paradossalmente, Bill ha dei problemi a concepire un figlio con Libby, e la convince che la colpa è della donna. Ethan rimedia una fellatio da Virginia, che si rivela molto libertina in fatto di sesso. Virginia si presenta, pochi giorni dopo, al colloquio per essere assunta come nuova segretaria del dottor Masters. Bill rimane molto colpito dalle opinioni della donna riguardo al sesso; Virginia dice di essere laureanda, cosa non vera, e subito dopo si iscrive al primo corso di laurea disponibile. Come che sia, viene assunta. Ethan continua la sua relazione con Virginia, rivelandole che i problemi di concepimento dei coniugi Masters sono dovuti a Bill, e non a Libby.
Masters, con l'aiuto di Virginia, che giorno dopo giorno si rivela sempre più importante per lo studio, e pure molto competente, mette a punto un dildo che monta una telecamera in miniatura, cosa che permette delle disturbanti, ma fondamentali riprese delle pareti vaginali interne. Lo strumento viene mostrato a Scully, sempre nell'ottica di convincerlo dell'importanza e della serietà della ricerca. Alla fine, Scully dà il suo consenso. Lo studio, tra mille difficoltà, va avanti comunque spedito, e comincia a generare problemi tra Ethan e Virginia; l'uomo le rimprovera di passare troppo tempo con Masters. I due rompono. Masters, che nel frattempo ha voluto cominciare a monitorare rapporti eterosessuali e non più masturbazioni, preoccupato dalla possibilità di coinvolgimento sentimentale tra le coppie volontarie, propone a Virginia di fare loro due da cavie, per avere dati di prima mano. La donna gli chiede un weekend di tempo per pensarci su.

Nonostante Masters of Sex sia una serie che parla apertamente di sesso, e sia un prodotto Showtime, non ci crederete ma si è rivelato un lavoro estremamente interessante e ben congegnato. Sarà perché la sviluppatrice (in questo caso è così, visto che il soggetto è il libro biografico di Thomas Maier, Masters of Sex: The Life and Times of William Masters and Virginia Johnson, the Couple Who Taught America How to Love; qui un bell'articolo su The Guardian che parla della serie, del libro e della premiata ditta Masters & Johnson) è donna e, per di più, ha assoldato un team di sceneggiatori quasi completamente composto da donne, sarà per il cast assolutamente di gran lusso e in grande spolvero, sarà perché dentro c'è un po' di tutto senza eccedere, che l'epoca l'ha già sviscerata con grande capacità Mad Men, Masters of Sex, almeno nella sua prima stagione, terminata da qualche settimana, è stato un bel vedere, sempre molto misurato, in equilibrio su un argomento giocoforza delicato, con un final season forse leggermente al di sotto delle aspettative ma, alla luce della storia vera, obbligato.
La storia, spogliata dalla curiosità morbosa, è interessante soprattutto se facciamo lo sforzo di contestualizzarla nell'epoca storica: molti momenti comici sono generati proprio dal confronto con una visione del sesso all'avanguardia (quella di Masters e della Johnson) con quelli imperanti e socialmente accettati, appunto, all'epoca. Ma è innegabile che le scoperte dei due studiosi, sulla scia di quelle di Kinsey, hanno contribuito non poco a ridisegnare l'approccio verso il sesso da parte della cosiddetta civiltà occidentale. Naturalmente, uno show non può essere solo questo, e quindi è ovvio ci siano elementi di drama e i classici tira e molla amorosi, ma come dare torto agli sceneggiatori: come detto prima, la vera storia dei due è sotto gli occhi di tutti, ed è ovvio che Masters è attratto da Virginia sin dal primo incontro. E qui entrano in gioco gli attori. Che Michael Sheen (Bill Masters) fosse un grandissimo, lo sapevamo già, ma vederlo in questo ruolo è quasi una lezione di recitazione di 12 ore. Rabbia repressa, frustrazione per un mondo scientifico che non capisce l'importanza di quella che è la sua missione: la prova di Sheen è da brividi. Lizzy Caplan (Virginia Johnson) per molti sarà una sorpresa, a me aveva impressionato nelle sue apparizioni in True Blood (era Amy Burley nella stagione 1), e mi aveva fatto piacere rivederla in alcuni episodi di New Girl; sarà perché mi ricorda Feist, ma la trovo irresistibile nelle sue imperfezioni, bravissima nella sua espressività facciale.
Non finisce qui; perché se sono validi anche gli altri attori e attrici accreditati come main cast, e sto parlando di Teddy Sears (Austin Langham), Nicholas D'Agosto (Ethan Haas) e la deliziosa Caitlin Fitzgerald (Libby Masters, vista tra l'altro in diversi film di Edward Burns), questa serie si permette di accreditare come recurring non solo la sempre brava Julianne Nicholson (Lillian DePaul), ma addirittura la coppia Beau Bridges (Barton Scully) e Allison Janney (Margaret Scully, ma anche l'indimenticabile C.J. Gregg in The West Wing), autori di una performance di coppia ai livelli di quella dei due protagonisti, ma con minor minutaggio.
Come ha scritto qualcuno, insieme a The Americans, una delle sorprese televisive dell'anno.

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