Wars Of The Roses - Ulver (2011)
Ascoltando questo disco, mi prende ogni volta il rimorso di non aver ascoltato gli Ulver fin dagli inizi della loro carriera. I norvegesi, il prossimo anno compiranno 20 anni come band, ed hanno compiuto un cammino che dal black metal è arrivato, al momento, ad un art rock (Un'etichetta che è un po' come americana, naturalmente in tutt'altro campo, c'è dentro di tutto e di più) elettronico e sperimentale, raffinato e dalle sfumature cupe, passando attraverso la drum'n'bass ed il folk.
La bellezza di alcuni pezzi di questo Wars Of The Roses è a tratti soverchiante: l'iniziale February MMX sembra un pezzo degli Amplifier con meno chitarre, Providence è una sorta di suite che parte romanticamente [Ma con un duetto tra Siri Stanger, una cantante pop norvegese che, da solista, fa delle cose ridicole, all'attivo anche un duetto con Wyclef Jean - Losing My Mind - e Attila Csihar, un pazzo ungherese che qualcuno conoscerà per aver militato nei Tormentor, nei Mayhem, negli Aborym e collaborato con i Sunn O)))], poi diventa una fuga free jazz, poi ancora un pezzo ambient da colonna sonora di film horror. Pazzesco e geniale. Provatelo.
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