Viva Zapatero! – di Sabina Guzzanti 2005
Giudizio sintetico: da vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: sirvio, ti posso toccà'?
Come recitano le note sulla locandina, questo è un ‘’documentario satirico’’. Sabina Guzzanti, caustica imitatrice, apprezzata ma anche odiata comica, arrivata alla celebrità con ‘’Avanzi’’, ‘’Tunnel’’ e ‘’Pippo Chennedy Show’’, si è vista sospendere un programma satirico, ‘’Raiot’’, su RaiTre, un piao di anni fa, dopo una puntata. Forse ve lo ricorderete. Partendo da questo fatto, analizzando i fatti, intervistando (o tentando di intervistare) i protagonisti, ma anche altri personaggi censurati, o illustri opinionisti sull’argomento, stranieri soprattutto, allarga l’obiettivo fino a interessarsi di libertà di stampa oltre che di satira.
Il risultato, come sempre in questi casi, è opinabile a seconda della visione politica dello spettatore. A me è piaciuto. E credo che il ragionamento di uno degli autori francesi intervistati sia indiscutibile: il politico onesto non può aver paura della satira.
Trovo interessante che anche da noi, rinasca la cultura del documentario, sulla scia di Michael Moore. E trovo interessante che si formulino teorie sul perchè questo o quel programma, questo o quel conduttore, vengano boicottati. Del resto, formulare teorie complottistiche è il pane quotidiano del mattatore involontario di questo documentario: Silvio Berlusconi.
E’ bello rivedere Beppe Grillo, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Enzo Biagi, davanti ad una telecamera. E’ agghiacciante invece, sentire come la vedono gli stranieri.
E’ deprimente guardare basiti lo scambio di battute tra la Guzzanti e il senatore di Alleanza Nazionale Michele Bonatesta. Guardatelo attentamente fino in fondo, quando si allontana e si volta nuovamente verso Sabina.
Non si risparmia neppure la sinistra, anzi. Petruccioli non fa affatto una bella figura.
Siamo messi così. Le querele possono ingessare un’opinione. E non è bello tutto questo.
Trovo interessante che anche da noi, rinasca la cultura del documentario, sulla scia di Michael Moore. E trovo interessante che si formulino teorie sul perchè questo o quel programma, questo o quel conduttore, vengano boicottati. Del resto, formulare teorie complottistiche è il pane quotidiano del mattatore involontario di questo documentario: Silvio Berlusconi.
E’ bello rivedere Beppe Grillo, Daniele Luttazzi, Marco Travaglio, Enzo Biagi, davanti ad una telecamera. E’ agghiacciante invece, sentire come la vedono gli stranieri.
E’ deprimente guardare basiti lo scambio di battute tra la Guzzanti e il senatore di Alleanza Nazionale Michele Bonatesta. Guardatelo attentamente fino in fondo, quando si allontana e si volta nuovamente verso Sabina.
Non si risparmia neppure la sinistra, anzi. Petruccioli non fa affatto una bella figura.
Siamo messi così. Le querele possono ingessare un’opinione. E non è bello tutto questo.
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Edit: siamo messi così ancora oggi, a 6 anni di distanza
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