No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110504

the mighty thor


Thor - di Kenneth Branagh (2011)

Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: più che 'r dio der tono pare 'n serfista

Nel regno di Asgard, Odino, padre degli dei, governa con saggezza e in pace con i nemici di Jotunheim, i giganti di ghiaccio. Ma proprio durante la cerimonia durante la quale intendeva incoronare suo figlio primogenito Thor come suo successore, alcuni di questi giganti di ghiaccio si introducono ad Asgard, e tentano di rubare lo Scrigno degli antichi inverni, fonte di un immenso potere, un tempo appartenuta agli abitanti di Jotunheim, e adesso nelle mani di Odino, dopo la loro ultima battaglia, secoli addietro.
Odino soprassiede, ma Thor, giovane, arrogante, impetuoso e poco propenso alla trattativa e al ragionamento, parte con Sif (nella mitologia nordica era la moglie di Thor, ma nel fumetto è solo un'amica, guerriera nel suo entourage), Loki (il figlio minore di Odino, quindi fratello di Thor, anche se...), e i fedeli Tre guerrieri, Hogun, Fandral e Volstagg, verso Jotunheim, scatenando una feroce battaglia contro i giganti di ghiaccio.
Odino porrà fine alla battaglia, ma irritato dal comportamento irresponsabile del figlio primogenito, lo punirà severamente...

Non ci crederete, ma aspettavo questo film con una certa ansia. The Mighty Thor è stato probabilmente il fumetto che mi ha affascinato maggiormente, durante la mia adolescenza, ma ha continuato ad esercitare un discreto fascino pure in età più adulta. Chissà, forse omosessualità latente, forse semplicemente invidia (del martello, of course), fatto sta che ci tenevo in modo particolare che un film tratto da un fumetto della Marvel, ispirato a sua volta alla mitologia nordica, altra cosa che ha sempre avuto su di me un fascino speciale, riuscisse quantomeno discretamente.
E, devo dire con un certo piacere, posso affermare che, nonostante tutti i dubbi che mi avessero assalito alla notizia che il regista di una cosa del genere sarebbe stato nientemeno che Kenneth Branagh, famoso soprattutto per le sue interpretazioni in costume come attore, e come regista per le trasposizioni shakespeariane, questo Thor è un buon film su un supereroe, che probabilmente fa centro semplicemente perché si limita a mettere in scena un fumetto, seppur calcando la mano sul rapporto padre/figli, così fortemente (appunto) anche shakespeariano.
C'è tutto, rispettosamente, con la storia naturalmente riassunta, per entrare nelle due ore canoniche, compresa una scenografia sfarzosa e convincente per Asgard, una discreta cupezza per Jotunheim, un linguaggio formale e perfino arcaico, che si addice ad Asgard ma che fa immediatamente ridere gli abitanti di Midgard (la Terra), l'umorismo scontato sull'iniziale inadeguatezza di uno come Thor su quel pianeta (e mi scuserete per lo spoiler, che insomma, se anche foste vissuti senza comics, solamente vedendo il trailer non sarà così una sorpresa), la romanticheria della storia d'amore appena accennata.
Certo, nonostante il cast alla fine si dimostri abbastanza adeguato, non c'è nessuna prova superlativa, se si esclude effettivamente quella di Tom Hiddleston, un Loki forse non troppo sfacciatamente cattivo, ma giustamente sorprendente nel suo doppio/triplogiochismo. L'impegno in palestra di Chris Hemsworth, un Thor tutto sommato simpatico, viene ripagato da una sola scena a torso nudo, che è però molto esplicativa, ed accontenterà senza dubbio signore, signorine e gay, mentre farà sentire in colpa quelli che come me, si ostinano a convincersi che la pancetta ha il suo perché. Natalie Portman è Jane Foster, l'Oscar l'ha già preso (per un altro film) ma per questo lavoretto va bene così. Anthony Hopkins è Odino e non poteva essere altrimenti.
La colonna sonora è adeguata e non invadente (a parte quella appositamente composta c'è pure un pezzo dei Foo Fighters), gli effetti speciali e visivi sono ottimi. I momenti di stanca sono limitati al minimo, seppure non sia un film dal ritmo serratissimo, segno evidente di un buon dosaggio di tutti gli elementi.
Gli appassionati di comics riconosceranno citazioni ed apparizioni di altri personaggi (perfino dopo i titoli di coda), quelli che non ne sanno niente potrebbero anche appassionarsi, gli appassionati di cinema apprezzeranno citazioni interessanti a grandi classici.
Sono già in cantiere almeno due sequel, che speriamo non facciano dimenticare il buon lavoro fatto con questo film.
C'è solo una cosa che mi lascia un dubbio sottile. Visto che nel cast appare Stellan Skarsgard, nei panni del dottor Erik Selvig, collega della Foster, chissà come sarebbe stato un Thor interpretato dal figlio Alexander (Generation Kill, True Blood). Non lo sapremo mai.

2 commenti:

monty ha detto...

Vorrei vederlo nel w/e con Stefano,
tu ci sei andato con Alessio?

jumbolo ha detto...

no, lui aspetta solo fast five. che esce oggi.