No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110524

Walker down the aisle


Brothers & Sisters - di Jon Robin Baitz - Stagione 5 (22 episodi; ABC) - 2011

Ecco, adesso è ufficiale: B&S è terminato. Lo show è stato cancellato una settimana dopo la messa in onda dell'ultimo episodio della quinta stagione. Avevo in mente di usare la seguente frase per concludere questa recensione, ma invece la userò quasi in apertura: la famiglia Walker mi mancherà, anche se molti di voi non capiranno.
Come detto più volte, la serie somigliava molto ad una classica telenovela colombiana. Anche quest'ultima stagione riserva i classici colpi di scena di, appunto, una telenovela: matrimoni, gravidanze inaspettate, paternità rivelate, nuovi familiari acquisiti, figli adottati, cause intentate, vinte e perse, amori che cominciano, finiscono, vanno e vengono, personaggi che partono, che tornano, che muoiono.
Ma, anche questo già detto più volte, il tutto è condito in salsa statunitense progressista, sognando repubblicani illuminati con i quali discutere, trovare un punto di incontro, e concordare. Effettivamente, anche questo sa di telenovela. Detto questo, e, lo so, mi ripeto ancora una volta (Sono sicuro che se andate a riprendere le recensioni delle stagioni precedenti, mi scoprirete ripetere gli stessi identici concetti), si vede che c'è la mano di uno scrittore in gamba (Jon Robin Baitz, molto attivo in teatro, creatore e sceneggiatore di 92 episodi su 109), e di un gruppo di altri sceneggiatori che favoriscono i tempi e i modi di Baitz. E i tempi, appunti, sono perfetti. Battute brillanti, che pur in una situazione alla fine, abbastanza idilliaca, riflettono le problematiche dei nostri tempi, ed ironizzano con un certo gusto un po' su tutto, senza dimenticare di piazzare sempre, almeno una volta ad episodio, qualcosa che commuoverà lo spettatore più sensibile (Come il sottoscritto, che ha pianto regolarmente almeno, appunto, 109 volte, se non di più).
Molto gay-oriented (Baitz è gay dichiarato), fa bene al cuore vedere cose che, forse, tra cent'anni saranno possibili anche in Italia, come adozioni alle coppie gay, unioni civili o matrimoni tra persone dello stesso sesso. E, anche se non sembrerebbe possibile, ci fa capire qualcosa di più sul patriottismo statunitense.
In questa che è "diventata", dopo l'annuncio della cancellazione, l'ultima stagione, la guest star è stata senz'altro Beau Bridges (Brody), senza dimenticare l'entrata nel cast fisso di Richard Chamberlain (Il dottor Kildare!) nei panni di Jonathan Byrold. Sempre spettacolare Sally Field (Nora).
Non so proprio come fare.

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