Tomboy - Panda Bear (2011)
Panda Bear, per chi, come me, non lo sapesse, è lo pseudonimo di Noah Benjamin Lennox, anche componente degli insopportabili Animal Collective. Questo Tomboy è il suo quarto disco sotto il monicker Panda Bear, e, nonostante le etichette che potete trovare a proposito di Lennox, New Weird America, Psych Folk o Neofolk, come pure Experimental, Psychedelic pop, Electronic e Ambient, sembra di sentire gli Housemartins remixati, con qualche influenza tipo Paul Simon in trip world music.
Nonostante le dichiarazioni di intento di Lennox, che dice di essere stanco di usare i sampler, e di voler imparare dalle lezioni di Nirvana e White Stripes, concentrandosi sulla chitarra e sul ritmo, il disco è pesantemente (non è forse il termine più adatto) sorretto da campionatori e synth, ma li sposa con una vena quasi sinfonica, molto ispirata a cori africani fatti però da voci spesso in falsetto, una sorta di gospel rivisitato dai MGMT. Nonostante le premesse, ascoltato ad alto volume e in cuffia, può risultare stranamente rumoroso, nell'accezione positiva del termine.
Il risultato non è scorrevolissimo, e a volte annoia decisamente. Ma non sia mai che non lo proviate, per vedere come vi sta addosso.
Non stupitevi trovando tra i titoli un pezzo chiamato Benfica: Lennox, pur essendo nativo di Baltimora, risiede da qualche anno a Lisbona, ed è sposato con la stilista portoghese Fernanda Pereira.
1 commento:
Bel disco anche se animal collective rimangono insuperabili!
Se vi interessa leggetevi anche questo articolo:
http://www.beatbear.com/panda-bear-tomboy.html
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