Existence is Futile - Cradle of Filth (2021)
Tredicesimo album per la band di Dani Filth, il primo con la nuova entrata Anabelle Iratni alle tastiere e alla voce, naturalmente quella femminile (suona anche la lira). Sono andato a rileggermi l'unica recensione che vi avevo sottoposto, quella dell'undicesimo album Hammer of the Witches del 2015, e, visto che ne avevo parlato piuttosto male (anche in generale, della band), la cosa mi ha fatto riflettere: è evidente che, al contrario di molti, più invecchio e più i miei gusti musicali si modificano, aprendosi a generi estremi con un certo piacere. Vi dico questo perché questo Existence is Futile non mi dispiace affatto, a partire dalla copertina, a cura dell'artista lettone Arthur Berzinsh, già con loro nei due precedenti album, e chiaramente ispirata al mio pittore favorito, Hieronymus Bosch. Col tempo, ho imparato ad apprezzare perfino la parte symphonic, quella che per me fino a qualche anno fa difficile da digerire, e l'approccio un po' teatrale al canto di Dani. Sempre di più, almeno questa è la mia impressione, la musica dei Cradle of Filth è fatta da tante sfumature, l'amore per l'heavy metal classico, così come per i sottogeneri che ne sono derivati, quello per le pellicole horror di molti anni fa, per tutto ciò che è gotico ed oscuro, e, appunto, per la teatralità di un genere che vi si presta da sempre.
Thirteenth album for Dani Filth's band, the first with the new entry Anabelle Iratni on keyboards and vocals, of course the female one (she also plays the lyre). I went to reread the only review I had submitted to you, that of the eleventh album Hammer of the Witches in 2015, and, since I had spoken rather badly (even in general, of the band), it made me think: it is evident that, unlike many, the older I get, the more my musical tastes change, opening up to extreme genres with a certain pleasure. I tell you this because this Existence is Futile I do not mind at all, starting from the cover, by the Latvian artist Arthur Berzinsh, already with them in the two previous albums, and clearly inspired by my favorite painter, Hieronymus Bosch. Over time, I learned to appreciate even the symphonic part, the one that was difficult for me to digest until a few years ago, and Dani's somewhat theatrical approach to singing. More and more, at least this is my impression, the music of Cradle of Filth is made up of many shades, the love for classic heavy metal, as well as for the subgenres that have derived from it, that for the horror films of many years ago, for all that is gothic and dark, and, in fact, for the theatricality of a genre that has always be close to it.