L'Atelier - Di Laurent Cantet (2017)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Olivia, nota scrittrice parigina, gestisce un laboratorio di scrittura con un gruppo di giovani a La Ciotat, nel sud della Francia. È particolarmente incuriosita da Antoine, un giovane taciturno e poco socievole. Antoine fa proposte di scrittura che gli altri considerano scioccanti e diventa la "pecora nera" del gruppo. Olivia e Antoine, che cerca di fuggire dalla sua vita quotidiana immergendosi in un'ideologia di estrema destra (seguendo Luc Borel, un leader fascista ispirato ad Alain Soral), sviluppano una relazione caratterizzata da attrazione e repulsione.
Ennesimo film "militante" di Cantet, e, come già in Entre les murs, girato con un cast in buona parte formato da attori non professionisti, originari proprio di La Ciotat. I pregi e i difetti sono infatti, esattamente gli stessi di quel film. Disturbante, e questo è positivo, ma poco dinamico.
Yet another "militant" film by Cantet, and, as already in Entre les murs, shot with a cast largely made up of non-professional actors, originally from La Ciotat (the small town that is the backdrop to the film). The strengths and weaknesses are in fact exactly the same as those of that film. Disturbing, and this is positive, but not very dynamic.
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