Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Il 3 luglio 1990, durante la semifinale tra Italia e Argentina ai Mondiali FIFA 1990, un produttore cinematografico viene trovato morto nel Tevere e tre giovani aspiranti sceneggiatori sono i principali sospettati dell'omicidio. Durante una notte in caserma, viene ripercorso il loro percorso sentimentale e ironico, descrivendo splendori e miserie di un periodo glorioso del cinema italiano che va lentamente svanendo.
Avevo fortissimi dubbi, prima di vedere questo che al momento è ancora l'ultimo film di Virzì, dubbi che probabilmente venivano dal titolo, echeggiante quello non ufficiale di una celebre canzone italiana del 1990. E invece, ancora una volta, il regista livornese è riuscito a coinvolgermi, tra amore per il cinema e toscanismi, ed il film mi è piaciuto. Sicuramente sono parziale, nel mio giudizio, sta a voi fidarvi o meno.
I had very strong doubts, before seeing this which at the moment is still Virzì's last film, doubts that probably came from the title, echoing the unofficial one of a famous Italian song of 1990. And instead, once again, the director from Livorno is managed to involve me, between love for cinema and Tuscanism, and I liked the film. I'm certainly partial, in my judgment, it's up to you to trust it or not.
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