Giudizio sintetico: da vedere (4/5)
Nel 1844, l'Ammiragliato britannico invia Sir William Walker, un agente provocatore, sull'isola di Queimada (letteralmente "bruciata"), colonia portoghese nelle Piccole Antille. Il governo britannico cerca di aprire l'isola allo sfruttamento economico da parte della Antilles Royal Sugar Company. Il compito di Walker è organizzare una rivolta di schiavi africani contro il regime portoghese, che il governo britannico intende sostituire con un governo dominato da proprietari terrieri bianchi che ovviamente, avrebbero un occhio di riguardo per la corona britannica. Quando arriva a Queimada, Walker fa amicizia con il carismatico José Dolores, che alletta e fomenta per guidare la ribellione degli schiavi, e induce i principali proprietari terrieri a rifiutare il dominio portoghese. La ribellione di Dolores ha successo e Walker organizza l'assassinio del governatore portoghese con un colpo di stato notturno. Walker stabilisce un regime fantoccio legato alla Compagnia delle Antille, guidato dall'idealista ma inefficace rivoluzionario Teddy Sanchez. Walker convince Dolores a riconoscere il nuovo regime e a cedere le armi, in cambio dell'abolizione della schiavitù. Avendo avuto successo nella sua missione, passa al suo prossimo incarico in Indocina.
Capolavoro pontecorviano, che riprende l'altro suo grande successo La battaglia di Algeri, e con il quale condanna ulteriormente colonialismo, imperialismo e schiavitù. Grandi scene di massa egregiamente orchestrate, ed un Marlon Brando (Walker) immenso, per un film imprescindibile.
Pontecorvian masterpiece, which takes up his other great success The battle of Algiers, and with which he further condemns colonialism, imperialism and slavery. Great crowd scenes excellently orchestrated, and an immense Marlon Brando (Walker), for an essential film.
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