Regenesis - Black Anvil (2022)
Non cambia di molto, rispetto al precedente album del 2017, la band di New York City. Il loro approccio continua ad essere spiazzante, perché, in un modo che a volte sembra perfino un po' ingenuo, persistono mescolando generi metal piuttosto lontani tra di loro (come vi dissi, appunto in occasione del disco precedente, dal black al thrash ma pure dall'hc punk al glam). Così facendo, crediateci oppure no, riescono ancora una volta a risultare sorprendenti.
It doesn't change much, compared to the previous album of 2017, the New York City band. Their approach continues to be unsettling, because, in a way that sometimes even seems a little naive, they persist in mixing rather distant metal genres (as I told you, precisely on the occasion of the previous album, from black to thrash but also from hc punk to glam). In doing so, believe it or not, they once again manage to be surprising.
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