No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20230519

Voglio la testa di Garcia

Bring Me the Head of Alfredo Garcia - Di Sam Peckinpah (1974)
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)


Teresa, la figlia adolescente incinta di un potente signore del crimine messicano noto solo come El Jefe (spagnolo per "Il capo"), viene convocata davanti a suo padre e interrogata sull'identità del padre del suo bambino non ancora nato. Sotto tortura, identifica il padre come Alfredo Garcia, che El Jefe aveva preparato per essere il suo successore. Infuriato, El Jefe offre una taglia di 1 milione di dollari a chiunque "mi porti la testa di Alfredo Garcia". La ricerca va avanti per due mesi. A Città del Messico, una coppia di sicari impassibili e in giacca e cravatta, Sappensly e Quill, entrano in un saloon e incontrano Bennie, un ufficiale dell'esercito americano in pensione che si guadagna da vivere come pianista e direttore di un bar. Gli uomini chiedono di Garcia, credendo che avranno più fortuna nell'ottenere risposte da un collega americano. Bennie fa lo stupido, dicendo che il nome gli è familiare ma non sa chi sia Garcia. Si scopre che tutti nel bar sanno chi è Garcia; semplicemente non sanno dove si trova. Bennie incontra la sua ragazza, Elita, una cameriera in un motel dei bassifondi. Elita ammette di aver tradito Bennie con Garcia, che le aveva professato il suo amore, cosa che Bennie si rifiuta di fare. Elita gli dice che Garcia è morto in un incidente per guida in stato di ebbrezza la settimana precedente.

Film bizzarro, più horror che western. Non sorprende da Peckinpah, ma se da una parte non risulta certo il suo film migliore né il suo più significativo, dall'altra non è uno sforzo pensare che certamente, Quentin Tarantino e altri come lui, hanno attinto a piene mani da questo tipo di ibrido. Ottima Isela Vega nella parte di Elita.

Bizarre film, more horror than western. Not surprising from Peckinpah, but if on the one hand it is certainly not his best film nor his most significant, on the other it is not an effort to think that certainly, Quentin Tarantino and others like him, have drawn liberally from this type of hybrid. Excellent Isela Vega in the part of Elita.

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