Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Nell'autunno del 1810, le forze francesi del maresciallo Masséna stanno invadendo il Portogallo e sono temporaneamente bloccate dall'esercito anglo-portoghese sotto il visconte Wellington nella battaglia di Bussaco. Con l'avvicinarsi di un rigido inverno, Wellington ritira le sue truppe verso le fortificazioni che ha preparato in segreto presso le Linee di Torres Vedras. Usando una difesa di terra bruciata, costringe gli abitanti a evacuare il terreno antistante le Linee e distrugge tutti i rifornimenti che potrebbero essere utili ai francesi. Il film illustra questi drammatici eventi attraverso una serie di vignette che ne mostrano gli effetti sui combattenti, sia soldati regolari che guerriglieri, e sulla popolazione civile.
Progetto del regista cileno Raúl Ruiz, portato a termine dalla moglie alla di lui morte, il film in questione, che conta su un cast corale con attori e attrici importanti, risulta un po' pesante, ma ha il suo perché. E' un film più filosofico che di guerra e tantomeno d'azione, e riflette appunto, sull'assurdità di questo "uso" umano, purtroppo ancora non abbandonato, come la realtà ci ricorda tristemente ogni giorno.
Project by the Chilean director Raúl Ruiz, completed by his wife after his death, the film in question, which has an ensemble cast with important actors and actresses, is a bit heavy, but it has its reason. It is more a philosophical film than a war one and much less an action one, and it reflects precisely on the absurdity of this human "use", unfortunately still not abandoned, as reality sadly reminds us every day.
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