Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Vediamo David per la prima volta nella sua macchina, mentre aspetta fuori da una casa. Una giovane donna esce di casa, sale in macchina e se ne va; David la segue. Successivamente viene visto guardare le foto di Nadia Wilson su Facebook, la stessa persona che stava seguendo. Scopriamo che David è un infermiere. La sua prima paziente è Sarah, che sta morendo di AIDS. La lava e la veste teneramente e gestisce le sue attività quotidiane; ad esempio, manda via la sua famiglia in visita quando ha bisogno di riposo e aiuta a preparare i pasti per lei. Un giorno arriva al lavoro per scoprire che Sarah è morta. Entra nella camera da letto dove è morta, la pulisce e la veste un'ultima volta. Partecipa al suo funerale, dove sua nipote gli chiede se è libero di parlare di sua zia, ma lui rifiuta. Più tardi è in un bar dove inizia a conversare con una giovane ragazza da poco fidanzata. Le dice che è stato sposato per 21 anni, che sua moglie si chiamava Sarah e che è morta di AIDS.
Primo film non girato in Messico dall'ottimo regista messicano, primo con Tim Roth protagonista (col quale evidentemente è nato un feeling, visto che torneranno a girare insieme). Solita tensione angosciante e temi scottanti ma accennati, un approccio che lascia molto allo spettatore, e che lo sfida a confrontarsi appunto, con argomenti difficilissimi.
The first film not shot in Mexico by the excellent Mexican director, the first with Tim Roth as the protagonist (with whom a feeling was evidently born, given that they will return to shoot together). Usual distressing tension and burning but hinted themes, an approach that leaves a lot to the viewer, and which challenges him to deal precisely with very difficult topics.
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