Giudizio sintetico: si può perdere (2/5)
Ad Almaty, una donna serena e casta di nome Din vede la sua vita intrecciata con le esperienze di una prostituta che le somiglia.
Il penultimo film del contestato (dopo le accuse per percosse verso un'attrice e per crudeltà verso gli animali) maestro sud coreano, girato in Kazakistan con attori locali, è ben riconoscibile come stile, ma, se lo confrontiamo con i suoi grandi lavori, quelli che gli hanno dato notorietà e ci hanno deliziato negli anni passati, risulta essere davvero poca cosa.
The penultimate film of the contested (after being accused of beating an actress and of cruelty to animals) South Korean master, shot in Kazakhstan with local actors, is easily recognizable in terms of style, but, if we compare it with his great works, those who have given him notoriety and delighted us in years past, turn out to be very little thing.
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