No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070321

varie ed eventuali


Comincio a scrivere questo post e so già che alla fine, quando sarà il momento di impostare le "etichette" per catalogarlo, non saprò cosa metterci. Però ho voglia di scrivere, prima di andare a dormire.


Parto da una battuta che ho letto sul giornale di ieri e che mi ha fatto molto ridere, anche se è semplice(per dire: sono riuscito a sfogliare il giornale di ieri alle 1,20 di notte, sulla tazza del gabinetto). Paola Zonca di Repubblica intervista Roberto Benigni sul suo spettacolo TuttoDante, che arriva a Milano.


P.Z. Negli USA si stanno realizzando due film sull'Inferno. Come si può portare Dante al cinema?


R.B. Io ci ho provato a portarlo, ma lui non ci vuole venire. E nemmeno Beatrice. Sono fatti così, stanno a casa a vedere il Grande Fratello.


Stasera, mentre rientravo a casa, dopo aver cenato da mia sorella insieme a mio cognato e naturalmente mio nipote, che ultimamente si diverte ad accartocciarmi il quotidiano mentre provo a leggerlo (la penultima volta mi è scappato di dirgli allora sei una merda! al che lui ha risposto ridendo non schono una medda!), ho notato che c'era una bella luna, uno spicchio sottile sottile. Ho pensato che sta arrivando l'estate, e che ci saranno tanti concerti, tanti al punto che già cominciano a sovrapporsi (Tori Amos e i Muse la stessa sera a Firenze, gli Arctic Monkeys e i Mudhoney a Ferrara e a Rimini - la stessa sera -, gli Isis a Bologna e il Metarock a Pisa - la stessa sera -). Quando niente, quando troppo. Ho pensato che non ho più il fisico per andare a farmi 2 o 300 km in un giorno in mezzo alla settimana, tornare alle 4 e alle 7 andare a lavorare, che già sono uno straccio quando la sera non esco, anche perchè ormai non riesco ad andare a dormire prima delle 2 (e mi sveglio dal lunedì al venerdì alle 6,30). Mi accontento di avere sempre lo stimolo, almeno. Di andare ai concerti, dico.


Lunedì sera il mare era in tempesta, impressionante la forza con la quale si frangeva sugli scogli e mangiava la spiaggia, martedì sera era appena mosso nonostante ci fosse ancora vento, questa mattina era una tavola. Penso sia una bella cosa riuscire ancora a stupirsi dei "cambiamenti d'umore" del mare, forse sono ancora bambino dentro, anche se ogni giorno mi sembra di avere la pancia più grossa, e non sono incinto. Ho pensato anche, mentre camminavo vicino al mare e mi arrivavano gli schizzi sul viso e le lenti degli occhiali si coprivano di salmastro, che mi andrebbe di ringraziare la mia ex ragazza di quasi 20 anni fa, così, per quello che mi ha dato, e mi sono dispiaciuto perchè non ci siamo mai più parlati. Lei adesso ha un marito e 3 figli, e io una casa, una macchina, un motorino e una bellissima bicicletta americana (grazie Consu, grazie Ricky). Beh insomma, il motorino è di mia sorella, ma lo uso io.

Stasera rientrando ho aperto una lettera dell'INPS dove mi spiegavano che adesso il mio datore di lavoro comunica ogni fine anno le mie retribuzioni, in modo che la mia situazione previdenziale sia aggiornata in tempo reale. Ho più di 20 anni di contributi, e a volte mi ritrovo a chiedermi nella mia testa se ho concluso qualcosa nella vita oppure no. Fortunatamente durante il giorno non ho molto tempo per pensare, altrimenti probabilmente mi ucciderei di domande. Quando sono solo con me stesso penso a cose belle: a quando porterò mio nipote in giro e potrò rispondere alle sue domande curiose sul mondo, a quando potrò dormire fino a mezzogiorno, a quando mi stenderò a prendere il sole per la prima volta nel 2007, alla prossima cena, a un porno. Secondo me Sircana doveva farla salire, la trans. Stasera dopo cena mia sorella rigovernava e c'era Striscia la Notizia; facevano vedere quali e quante rughe si sarebbe stirata Brigitte Nielsen. Me ne sono andato, dopo aver salutato tutti, dicendo "ma che cazzo me ne frega a me delle rughe della Nielsen?".


L'amico Eyal mi segnala l'ultimo disco di Regina Spektor. Me la ricordavo come supporto al concerto dei Kings of Leon qualche anno fa al Rainbow di Milano. Terrificante e a tratti inascoltabile. Il disco si intitola Begin To Hope ed è pieno di belle canzoni, la voce è soave, ti accarezza, ti parla e ti sussurra, somiglia a quella di Fiona Apple, meno ruvida. Mi sono accorto che un paio di canzoni le avevo già sentite alla radio, e mi sono stupito del cambiamento, ma mi ha fatto piacere. Sto completando il primo ascolto in questo momento, e c'è una cosa che non cambia mai nei miei giudizi sulla musica: se non c'è niente di nuovo nella musica, ma ci sono belle canzoni, il disco mi piace. E questo disco mi piace.

Mi piace anche Aman Iman (Water Is Life) dei Tinariwen, pare che siano una band di touareg, anche se penso vadano ascoltati a piccole dosi: musica araba rock, chitarra alla Santana con un bel wah wah in più. Ancora devo entrare dentro Given To The Rising dei Neurosis, ma già la pesantezza mi piace e mi rassicura.


Venerdì si va a Valencia per il fine settimana. E anche se è prevedibile, una canzone come Better, appunto di Regina Spektor, non può che farmi stare bene.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

a me ale Regina Spektor come voce mi ricorda Feist
ti ricordi quella che si autocampionava la chitarra per risuonarci e cantarci sopra?
(con risultati alterni. almeno dal vivo)

jumbolo ha detto...

è vero antò!!! mi sfuggiva!!! è vero!!

mau scendi dalla cattedra!!! o briao!!!

jumbolo ha detto...

c'ho un buco sabato 21 aprile

Anonimo ha detto...

Venvia domani sera si mangia ì pesce a Valencia!!

Anonimo ha detto...

mi fa piacere che il disco ti sta piacendo. Speravo nel tuo giudizio sui bellissimi e molto variati arrangiamenti, tutti richi, pieni di colori che mischiano magistralmente suoni digitali insieme allo spirito "Unpluged" così Spektriano. Inoltre da lodare l'uso particolare del pianoforte spesso come strumento di natura anticamente classica (suonato benissimo dalla Spektor) suprattutto nel "apre moi" che sembra addiritura un (buon) Lieder di Shubert seguito da un strano ma bellissimo brano stilisticamente alla Debussy cantato in stile Byorkiano, insomma, lo trovo affascinante! Del resto tutto il CD ha una struttura e una profondita emotiva molto rara per (tutto sommato) una giovanissima artista.
Ti ringrazio per avermi citato, non è neccesario ma già che l'hai fatto fa piacere...
[Attenzione "Summer in the city" che arrivi ai livelli dei grandi inni americani alla Dilan e Springstin].
Eyal

Anonimo ha detto...

ecco
"Summer in the City" mi ricorda
"Goodbye Cruel World" dei Pink Floyd (dal The Wall). lo stesso spirito melodico e armonico, la stessa melancolia.
adesso taccio
Ey

Anonimo ha detto...

porci domande e riuscire ancora a stupirsi di qualcosa è una cosa di cui andar fieri....