No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070613

battaglione gay

Per la serie "cultura storica spicciola"

http://it.wikipedia.org/wiki/Battaglione_sacro

Il Battaglione sacro (in greco antico ἱερὸς λόχος / hieròs lókhos) era un corpo scelto dell'esercito tebano della Grecia antica, formato da 150 coppie di amanti omosessuali e creato, secondo Plutarco (in "Vita di Pelopida"), dal comandante tebano Gorgida.
Il battaglione fu creato perché si riteneva che ogni uomo sarebbe stato motivato a combattere al massimo delle proprie capacità sia per proteggere il suo amante, sia per evitare di disonorarsi nei suoi confronti.
Plutarco spiega anche la motivazione dell'impiego di questo "Esercito d'Amanti" in battaglia:
"Quando il pericolo incombe, gli uomini appartenenti alla stessa tribù o alla stessa famiglia tengono in minimo conto la vita dei propri simili; ma un gruppo che si è consolidato con l'amicizia radicata nell'amore non si scioglie mai ed è invincibile, poiché gli amanti, per paura di apparire meschini agli occhi dei propri amati, e gli amati per lo stesso motivo, affronteranno volentieri il pericolo per soccorrersi a vicenda."
Sempre secondo Plutarco, Gorgida schierò inizialmente le coppie del Battaglione Sacro all'interno delle avanguardie tebane in qualità di militi scelti, per rinforzare la risolutezza degli altri. Ma dopo che il Battaglione si distinse nella battaglia di
Tegira, Pelopida l'utilizzò come una specie di guardia privata. Per circa 33 anni, il Battaglione Sacro di Tebe non subì sconfitte ed ebbe un ruolo importante nella fanteria greca.
Il momento della sconfitta giunse durante la
battaglia di Cheronea (338 a.C.), il combattimento decisivo durante il quale Filippo II di Macedonia e suo figlio Alessandro il Grande posero fine all'egemonia delle città-stato. Filippo era stato prigioniero di guerra a Tebe e lì aveva appreso le tattiche militari. Il resto dell'esercito tebano batté in ritirata di fronte all'esercito di Filippo ed Alessandro, numericamente più forte, ma il Battaglione Sacro, circondato e per nulla deciso ad arrendersi, rimase sul campo e cadde in battaglia. Plutarco racconta che, alla vista dei cadaveri ammassati dei membri del Battaglione, e avendo capito chi fossero, Filippo esclamò:
"Che sia messo a morte chiunque sospetti che questi uomini abbiano fatto o subìto qualcosa di indecente".
Benché Plutarco affermi che i trecento uomini del Battaglione trovarono la morte lo stesso giorno, altri autori ritengono che 244 perirono e gli altri furono feriti. Una notizia confermata dagli scavi della fossa comune (πολυανδρειον / polyandreîon) di Cheronea, nella quale furono scoperti 244 scheletri, disposti in sette file. Tale sepoltura collettiva è indicata da un leone di pietra (scoperto nel
1818), replica del polyandreion di Thespini.

Grazie a Danne per la preziosa segnalazione (che rabbia non aver fatto le superiori umanistiche!)

1 commento:

Anonimo ha detto...

a chi lo dici, però recupero eh!
cicuta a me!
mau