Bruno Tabacci, Udc, si dichiara deluso dai politici delle due parti e annuncia che lascerà a fine legislatura (aggiunge "sicuramente prima del 2011"). Vedremo. Nel frattempo, auguri.
Sul Corriere, Nino Benvenuti, intervistato sul coming out del vecchio rivale boxeur Emile Griffith, in una breve ma onesta intervista, dichiarandosi persona di destra, illustra e sciorina tutto l'armamentario e le convinzioni macho-buoniste proprie anche di buona parte delle persone di vetero-sinistra a proposito degli omosessuali. Ci torneremo sopra.
Gianfranco Fini si separa. Di per sé, la notizia potrebbe essere accolta con un semplice "cazzo ce ne frega". E invece no. Interessanti le chiusure e le interviste di contorno. Sul Corriere, breve intervista a donna Assunta Almirante, da sempre molto vicina ai due, che conclude con un significativo "Io sono stata per il divorzio (ah si? sarebbe curioso andare a ricercare qualche sua dichiarazione ai tempi del referendum..), anche se ora vedo che le coppie si lasciano per la minima cosa. Adesso ai miei nipoti dico (ah ah ah) - andate a convivere -". Buono a sapersi.
Sia il Corriere che Repubblica rievocano gli albori della storia: Daniela era sposata con un altro missino, Sergio Mariani, che dopo la separazione andò all'ospedale con una pallottola nell'addome. Chi dice tentato suicidio, chi dice duello rusticano.
Ma è il malefico Manifesto che conclude superbamente: il leader di AN si affianca a Silvio Berlusconi e Pierferdinando Casini (entrambi divorziati). Tutti un mese fa erano in piazza San Giovanni a difendere la famiglia fondata sul matrimonio.
Molto bella l'intervista sul Corriere ad Antonia Custra, figlia del vicebrigadiere Antonio Custra, ucciso nel 1977 dall'autonomo Mario Ferrandi a Milano, in via De Amicis. Martedì prossimo i due si incontreranno per la prima volta di persona proprio a Milano, e andranno sul luogo dove Mario tolse la vita al padre di Antonia, che era ancora nel ventre di sua madre, quel giorno. Una strana solidarietà tra i due, complici le cure a base di psicofarmaci, che commuove.
Per fortuna Mario (a quanto mi risulta) non ha mai scritto fondi o corsivi su quotidiani a tiratura nazionale, soprattutto non mi pare voglia insegnare a nessuno a stare al mondo. Si accontenta di convivere col suo fardello, e sono sicuro che, anche se gli rimarrà comunque, questo incontro lo farà vivere un po' meglio. Lo speriamo vivamente anche per Antonia.
Delirante invece l'intervista a Zeffirelli, sempre sul Corriere. In breve, per lui i registi lirici bravi e capaci sono tutti morti (Strehler, Ken Russel), gli italiani "giovani" sono tutti incapaci (Ronconi, Cavani, Olmi, Pizzi, Martone, Servillo). Conclude con "aprés moi le déluge...lo dico con amarezza". Fantastico Franco.
Di tutt'altra pasta Michael Moore. Va bene scaricare il mio film per uso personale senza farne alcun profitto dice Moore presentando "Sicko", il suo ultimo lavoro sulla sanità USA presente anche a Cannes se ci fosse un profitto sarei contrario, ma per vedere il film va bene. E' un po' come se qualcuno prestasse un dvd a un amico, non c'è niente di male. Dopo tutto io faccio i film perchè li vedano più persone possibile.
Il regista ha anche aperto un gruppo su YouTube invitando i cittadini statunitensi a mettere online i loro contributi e le loro esperienze relative alla malasanità. (Corriere, Manifesto)
Questione medio-orientale: è abbastanza illuminante l'intervista di Gad Lerner a Walid Jumblatt a pagina 15 di Repubblica di oggi. E' illuminante perchè c'è una cosa che capisci leggendola: che non potrai mai capirci una mazza di Libano, Siria, Palestina, Israele, Iran, Egitto, Iraq ecc.ecc.
Quello che si intuisce, tralasciando per un attimo Jumblatt, il Libano e l'ingerenza siriana, sulla situazione palestinese ("due popoli, tre stati" è il tormentone ironico di questi giorni a proposito della guerra civile nella striscia di Gaza), è che come spesso accade, l'ingerenza occidentale, a partire da quella statunitenze, ha sbagliato per l'ennesima volta, appoggiando Fatah nonostante avesse perso elezioni chiare a scapito di Hammas. Un altro tentativo di esportare la democrazia finito male.
Meno male che domani, dalle 9 alle 12, all'auditorium del polo didattico in viale Morgagni a Firenze, c'è Patch Adams. Quello vero. L'inventore della clownterapia. Avessi tempo...
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