Per la serie "facciamoci nuovi amici", vi segnalo almeno tre lavori musicali dai quali dovreste stare alla larga; di solito non lo faccio, preferisco soprassedere per prendere la parola eventualmente quando sono chiamato in causa e dire "Chi? Loro? Fanno cagare!", ma visto che oggi è domenica, non ho niente da fare, e sono stremato da questa influenza senza febbre che mi sta devastando soprattutto la gola con una tosse assurda, lo faccio e metto le mani avanti.
Il primo è il meno peggio. Si tratta di Boxer degli americani dell'Ohio The National. Sono vagamente nu-dark, ma il cantante ha una voce che in alcuni pezzi mi ha ricordato Liam O'Maonlai degli Hothouse Flowers. Ho letto alcune recensioni che spacciavano questo Boxer per il disco dell'anno, non credetegli. Ci sono anche alcuni pezzi ascoltabili (Mistaken For Strangers), ma a lungo andare ci si perde negli stereotipi e non si arriva al dunque.
Ma c'è di peggio. Incuriosito dalle solite esaltazioni delle cosiddette riviste specializzate, ho ascoltato il nuovissimo EP degli Of Montreal, dal titolo Icons, Abstract Thee. Beh, ma dove vogliamo andare con questi che si credono i nuovi Beatles? Proprio non capisco. Siamo fuori dal tempo, e, forse, dallo spazio.
Per finire, altro disco del quale ho letto solo e dico SOLO recensioni positive, quello dei Misha, chiamato Teardrop Sweetheart. Un lavoro inascoltabile, una serie astrusa di nenie pallose a metà tra il country, il confidenziale alla Kings Of Convenience (fatto male), e l'immancabile spruzzata di elettronica che qui è un po' come fare la pipì sopra una merda di vacca (sempre per rimanere nel campo dei francesismi).
Avvertiti.
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