No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20070613

revenge (is a funny thing)


Ocean’s Thirteen – di Steven Soderbergh 2007

Giudizio sintetico: si può vedere

Danny Ocean, seriamente preoccupato per la salute di Reuben, riunisce il gruppo per dare una lezione a Willie Bank, speculatore senza scrupoli, costruttore di alberghi a 5 stelle e tenutario di casinò, colpevole indiretto dall’infarto a causa del quale Reuben è costretto a letto. E’ disposto a tutto, come i ragazzi, addirittura ad allearsi con Terry Benedict, loro vittima nei precedenti colpi da maestro. Sarà un lavoro duro, certosino, dispendioso, senza esclusione di colpi, ma sempre di grande classe.

La storia della premiata ditta Soderbergh/Clooney (con annessa compartecipazione degli amici Pitt e altri che percepiscono il minimo sindacale) la conoscete quasi tutti ormai: girare film dall’alto potenziale al botteghino per finanziarsi progetti difficili da vendere e da far vedere (vedi per esempio Bubble di Soderbergh, o Syriana per Clooney). Il tutto ben confezionato, sia chiaro.
In effetti, anche per questo terzo episodio della saga Ocean, il divertimento non manca, e il risultato continua ad essere sfizioso per gli appassionati di cinema. Il plot è complesso ma comprensibile, il ritmo è alto e mai noioso, gli interpreti sono tutti belli, bravi e vestiti bene (anche se, a voler essere pignoli, Al Pacino si muove nella stessa maniera degli altri suoi ultimi film, evidentemente è la postura della vecchiaia, ed Ellen Barkin è gustosa ma vistosamente ritoccata. Ovviamente il "vestiti bene" non vale per Bernie Mac, che interpreta Frank Catton, per intenderci il falso rappresentante del nuovo domino da casinò), le battute sono all’altezza (a parte alcune, tipo quella di Damon “travestito” alla Barkin sull’età), la regia ovviamente magistrale (godetevi lo “split screen”, lo schermo diviso, usato solo dai grandi).

Quello che però si capisce, a film finito, è che la saga ha fatto il suo tempo. Certo, tutto è relativo (se confrontato con molte schifezze che girano nelle sale, Ocean’s Thirteen fa la sua porca figura), ma siamo sicuri che Soderbergh si può inventare tranquillamente un divertissement differente. Stia tranquillo, che noi andremo ugualmente a vedercelo.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Come scrive bene jumbolo!

Anonimo ha detto...

a me il fim non è piaciuto molto, l'ho trovato un po' noioso e scontato..
Ciao
Miki

jumbolo ha detto...

ciao cara!!