Prove generali di car sharing
L'idea del car sharing è avere un'auto solo se serve, tagliando i costi fissi del possesso del mezzo. Abbiamo provato anche questa soluzione, per vedere se e come funziona. Piccoli tragitti: prenoto un'auto via web al punto di prelievo più vicino a casa, 1 km a piedi. Piove, poco importa, arrivo al garage di via Scalvini (uno dei 35 di Milano) in meno di 15 minuti. Il ritiro è più semplice di quanto pensassi. L'auto è pulita, ha il pieno di benzina. Non pago l'Ecopass e parcheggio gratis sulle strisce blu. Alla fine ho percorso 17 km, spesa totale 22,11 euro. La riconsegna è fissata per l'1.45, visto che il garage chiude alle 2.00. Lascio l'auto, tutto in regola, torno a casa in bus.Percorsi più lunghi: vado a Genova in treno, prendo un'auto a due passi dalla stazione, la riconsegno l'indomani e riparto. Va tutto liscio fino alla riconsegna. Il veicolo ha un allarme sonoro che segnala un possibile ritardo. In teoria ho ancora dieci minuti, ma non so più dove mi trovo e quanto disti il parcheggio. Chiamo il call center per segnalare che forse non arriverò come previsto entro le 17.30. C'è una persona in attesa dell'auto e va avvertita. Se non c'è un altro mezzo disponibile prenderà un taxi, che verrà rimborsato. Arrivo al parcheggio e riconsegno alle 17.45. Non vedo nessuno in giro. Nessuno con cui scusarmi per il disagio. Richiamo il centralino per avvertire che l'auto è al suo posto. Non occorre farlo, ma ci tengo. Attendo un po' prima di parlare con un operatore. La voce sembra un po' seccata. Il regolamento spiega che il ritardo si paga se supera la mezz'ora con una penale di 25 euro. Mi va bene: sulla fattura di 56,22 euro non è addebitata. Al di là dei conti (costi fissi: 140 euro la tessera annuale e 150 di cauzione, più una tariffa oraria e una a chilometraggio) il car sharing funziona se si rinuncia all'idea dell'auto propria (è ideale per chi usa l'auto poco e per tragitti brevi). E ci si libera dalle schiavitù di assicurazione, bollo, manutenzione e caro carburante. Info
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I veicoli utilizzati
L'auto Reva è nata a Bangalore, in India, sette anni fa. Gli inglesi l'hanno ribattezzata G-Wiz e la rivista Ethical Consumer l'ha premiata come migliore eco car, valutando una serie di parametri compresa la produzione a basso impatto ambientale. È una city car: guida automatica, sistema di frenata a doppio circuito e a recupero di energia. Le 8 batterie a 6 volt mantengono il centro di gravità basso, che dà stabilità al mezzo. La carrozzeria è di pannelli in abs indeformabile. Raggiunge i 65 km/h, ha un'autonomia di 60/80 km e una ricarica costa meno di 1 euro e mezzo. Il modello base costa 13mila euro, quello full optional 16 euro. Lo scooter Eco-909 raggiunge i 40 km/h. Ha un'autonomia di 28 km. Si ricarica completamente in 8 ore al costo di 50 centesimi di euro. Come tutti i ciclomotori elettrici è esente dal bollo per i primi 5 anni, mentre l'assicurazione è ridotta del 50%. Di produzione cinese, costa 1.860 euro. La bici Anna Greenspark ha un'autonomia di circa 25/30 km. È venduta a 650 euro. La velocità massima è di 25 km/h. Incentivi per l'acquisto: il ministero per l'Ambiente li ha previsti dall'anno scorso per chi rottama un mezzo a due ruote e acquista un mezzo a trazione elettrica: si tratta di sconti del 30% sul listino, massimo 250 euro per la bici e 1.000 per un ciclomotore).
NB: si ringraziano l'officina Rudelli di Brescia e Car Sharing Italia per aver fornito i mezzi in prova.
Numeri in viaggio
Autodipendenza
L'Italia è il Paese d'Europa con il maggior numero di auto di proprietà: 54 ogni 100 abitanti. I costi per comprare e mantenere l'auto equivalgono al 17% del reddito pro capite. La metà degli spostamenti su quattro ruote copre tragitti brevi, di meno di 5 km. La velocità media di un'auto in città è di 17 km/h.
Su due ruote
In Italia le due ruote rappresentano il 23% dei veicoli per il trasporto individuale. Il 13,9% è costituito dai ciclomotori (fino a 50 cc), mentre i motocicli rappresentano il 9,1%. Ferrara vanta il record di spostamenti in città in bicicletta: oltre il 27%. A Milano la percentuale è del 5,5%: 130mila tragitti giornalieri, con una crescita del 150% rispetto a dieci anni fa.
Bolidi a batteria
Tesla Roadster è un'auto elettrica, ma è pensata per correre. Lanciata sul mercato Usa nel 2006, arriverà in Europa nel 2010. Con dei numeri: 210 km all'ora, accelerazione da zero a cento in 4 secondi, batterie con 400 km di autonomia e costi bassi (mezzo centesimo di euro a km percorso, così dicono). Costo del miracolo non inquinante: 100mila dollari negli Usa, 99mila euro in Europa. Ordini già chiusi per quest'anno, si può tentare nel 2009 (www.teslamotors.com). Pare che Mitsubishi sia pronta a rispondere con una piccola sportiva, la i-MiEV, che ha una autonomia di 160 km e si ricarica in sette ore.
Bike sharing d'Italia
Duecento bici distribuite in 19 parcheggi nel cuore della capitale. Il servizio ha debuttato a giugno e conta un migliaio di tesserati. La prima mezz'ora sulle due ruote in condivisione è gratuita, le successive costano un euro (max 4 ore al giorno). La tessera d'iscrizione si fa nei punti di informazione turistica. Collegandosi al sito www.roma-n-bike.com si può scoprire dove le bici sono disponibili. Il bike sharing funziona già in altri 26 comuni italiani e conta oltre 12mila utenti. Tutte le informazioni si trovano sul portale www.bicincitta.com
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