Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Rama, professoressa di letteratura e scrittrice, viaggia da Parigi a Saint-Omer per assistere al processo di Laurence Coly e scrivere del caso. Coly è una studentessa laureata e immigrata senegalese che è accusata dell'omicidio della figlia di 15 mesi, dopo averla lasciata su una spiaggia per essere annegata dalla marea a Berck. Rama è incinta di quattro mesi e, come Coly, ha una relazione con una persona caucasica. Ha anche una relazione complessa con la madre immigrata senegalese e sente un legame personale con Coly. Ha in programma di scrivere una rivisitazione moderna del mito greco di Medea nel suo trattamento del caso. Mentre apprende di più sulla vita di Coly e sull'isolamento che Coly ha sofferto dalla sua famiglia e dalla società mentre studiava e viveva in Francia, Rama diventa sempre più ansiosa per la sua vita e la sua gravidanza. (Wikipedia)
Primo film di fiction della regista francese esperta documentarista, che si dimostra molto brava e con uno stile interessante. Ci mette del suo, a livello autobiografico, e il risultato, grazie anche ad un cast ben diretto, è intenso, seppure con un ritmo lento e a tratti onirico.
First fiction film by the French director, an expert documentary maker, who proves to be very good and with an interesting style. She puts her own experience on it, on an autobiographical level, and the result, thanks also to a well-directed cast, is intense, albeit with a slow and at times dreamlike pace.
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